Lungomare di Napoli, ecco come sarà: c'è l'impresa ma lavori tra sei mesi

Lungomare di Napoli, ecco come sarà: c'è l'impresa ma lavori tra sei mesi
di Pierluigi Frattasi
Sabato 12 Gennaio 2019, 10:05
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Sprint del Comune sul restyling del Lungomare. Scelto lo studio di progettazione che si occuperà di ridisegnare il tratto compreso tra via Partenope e via Nazario Sauro pedonalizzato in via definitiva con la pietra lavica al posto dell'asfalto. A vincere l'associazione Studio Discetti-TecnoInn Spa, che ha già al suo attivo i progetti di riqualificazione dei lungomari di Torre del Greco e di Cetara e del centro storico di Giugliano, oltre a numerosi lavori a Napoli. La prima gara con scadenza a giugno 2018 andò deserta. Per la posa della prima pietra, però, i tempi non si annunciano brevi. Ieri, infatti, è avvenuta l'aggiudicazione provvisoria per realizzare il progetto esecutivo, poi occorreranno altri 15 giorni per la verifica dei requisiti dell'impresa, 35 giorni per consegnare il progetto, quindi il bando di gara europeo da 13,2 milioni di euro, finanziato con i fondi Poc Metro 2014-2020, per i lavori veri e propri, che potrebbe richiedere anche 6 mesi. Il tutto al netto di eventuali ricorsi al Tar. I cantieri, quindi, dovrebbero richiedere 9 mesi e saranno divisi in 3 zone: piazza Vittoria-Borgo Marinari, via Partenope-via Lucilio, via Nazario Sauro. Interventi di 3 mesi ciascuno. Il cronoprogramma iniziale prevedeva di appaltare i lavori il prossimo febbraio e collaudare l'opera entro giugno 2020. Ma i termini molto probabilmente slitteranno a causa dei tempi burocratici. Il Municipio potrebbe accelerare nelle battute finali grazie alla nuova piattaforma telematica che si sta rivelando molto efficiente.

L'AMMINISTRAZIONE
«Proseguono le azioni del Comune - dichiarano gli assessori Carmine Piscopo (Urbanistica) e Mario Calabrese (Infrastrutture) - per consolidare le scelte che hanno consentito, dal 2012 ad oggi, di trasformare il Lungomare di Napoli in un luogo di incontro, di passeggio, di tempo libero, di godimento delle bellezze naturali e degli eventi sportivi. Gli interventi previsti dal progetto principalmente a favore della pedonalità, della ciclabilità, della fruizione del paesaggio, danno forma fisica a quanto è già diventato realtà: restituire ai cittadini, pedoni, ciclisti e runners uno spazio pubblico vivibile, attraversabile e aperto alla fruizione di tutti».

 

IL PROGRAMMA
Al bando hanno partecipato quattro studi internazionali che sono stati giudicati e valutati, oltre che da tecnici del Comune di Napoli, anche dal sovrintendente Luciano Garella. Alla fine è stata scelta l'offerta considerata migliore presentata da Rtp Studio Discetti-TecnoInn Spa, tra i migliori sulla piazza, che ha al suo attivo, tra l'altro, a Napoli, i lotti per le fognature di via Giacinto Gigante, la canalizzazione del collettore Donn'Anna e di via Quattro Calli a Capodichino. Tra i criteri di valutazione che hanno premiato lo studio, la qualità dei progetti similari già realizzati per altri lungomari, il valore tecnico delle soluzioni progettuali, oltre all'offerta economica. Il prossimo passo saranno i rilievi del sottosuolo con il georadar. Bisognerà mappare tutti i sottoservizi di via Partenope, le condutture di acqua, elettricità e gas e gli scoli fognari. Quindi, sviluppare la progettazione esecutiva e di dettaglio. Operazioni che potrebbero essere completare entro marzo-aprile. Il progetto esecutivo cantierabile includerà molto probabilmente altre migliorie sugli arredi urbani, fruibilità della zona e qualità architettonica. Una volta aggiudicati i lavori in via definitiva, il Comune deciderà il piano traffico. Ci saranno più fasi. Il lungomare, infatti, dovrà essere comunque fruibile.

L'OPERA
Una lunga storia quella della pedonalizzazione di via Partenope. Il progetto preliminare è stato approvato a settembre 2014. Un anno dopo arriva anche quello definitivo, con l'ok della Sovrintendenza. Il progetto prevede la sostituzione della pavimentazione attuale in asfalto con la pietra lavica; l'ampliamento del marciapiede lato edifici, al fine di aumentare lo spazio pubblico per la sosta dei pedoni, regolamentando quello destinato alle occupazioni da parte di bar e ristoranti; la realizzazione di due corsie riservate solo ai mezzi di soccorso e autorizzati, affiancate dalla pista ciclabile, e la previsione di aree pubbliche di sosta per i pedoni e di aree da destinare all'occupazione da parte di bar, ristoranti e alberghi.
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