Napoli, droga-sciroppo senza ricetta:
«Denunciate i farmacisti disonesti»

Napoli, droga-sciroppo senza ricetta: «Denunciate i farmacisti disonesti»
di Maria Chiara Aulisio
Sabato 12 Gennaio 2019, 09:51 - Ultimo agg. 19:52
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Vincenzo Santagada, alla guida dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli, lo dice con chiarezza: «Denunciate chi vende senza ricetta medicine che invece ne prevedono l’obbligo». Il presidente scende in campo con durezza dopo aver appreso della diffusione, anche tra i giovani napoletani, dello sciroppo a base di codeina - un derivato della molecola della morfina - bevuto in quantità per sballarsi nelle sere del fine settimana. «Per acquistare prodotti a base di codeina, gocce o sciroppo che sia, è assolutamente obbligatorio esibire la ricetta del medico curante - aggiunge Santagada - è chiaro che se il fenomeno è così diffuso potrebbe esserci chi non rispetta le regole».

Il presidente, dunque, invita tutti a fare i nomi di chi, in maniera illegale e in barba a ogni deontologia, rifornisce i ragazzi di farmaci ad alto rischio per la loro salute: «Sappiamo bene che a fare danni è il mix che si produce con l’abbinamento ad altre sostanze farmacologiche, o all’alcol, quasi sempre alla base dello sballo». Il presidente ha ragione. Basta infatti dare un’occhiata in rete per scoprire che, dalla codeina alle benzodiazepine, se unite all’alcol, provocano effetti devastanti. «Un ansiolitico come il Tavor ha lo scopo di calmare e sedare il paziente. - aggiunge Santagada - Se combinato con la vodka, giusto per fare un esempio, provoca un potenziamento dell’effetto depressivo del sistema nervoso centrale. Parecchio imprevedibile. Chi assume questi mix solitamente subisce e rischia di causare danni a se stesso».

Chi dovesse essere scoperto a vendere farmaci senza ricetta medica rischia grosso: dalla censura alla radiazione dall’albo e, dunque, all’impossibilità di continuare a esercitare la professione. «Punirò i farmacisti spregiudicati - minaccia il presidente dell’Ordine - non si scherza con la salute della gente e soprattutto con quella dei ragazzini». Ma non c’è solo l’apertura di un procedimento disciplinare a carico del farmacista fuorilegge, in casi particolarmente gravi può intervenire anche la Asl e decidere di attuare provvedimenti restrittivi e sanzioni: «Ad oggi non ho ancora ricevuto segnalazioni a riguardo ma invito tutti a farlo nel caso in cui si venisse a conoscenza di questo genere di azioni. Credo molto in questa professione e intendo far rispettare il lavoro della maggioranza dei farmacisti che lo fa seriamente e nel rispetto della deontologia».

 

A conferma dell’uso che i giovani napoletani fanno dello sciroppo a base di codeina, chiamato “purple drank” per il colore violaceo che assume quando viene mischiato alla gassosa per renderlo più dolce, ci sono i flaconi trovati l’altra mattina, durante le pulizie, nella fontana in piazza Monteoliveto, punto di ritrovo per decine di ragazzi che frequentano il centro antico. A darne notizia il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, che conferma l’allarme lanciato dal Mattino: «Il dossier si allarga. - dice - In una città nella quale si registra un problema di carattere socio-sanitario legato all’abuso di alcol tra i giovani, è necessario intervenire con la massima attenzione per contrastare il fenomeno. Sempre più spesso si incrociano ragazzini in stato di incoscienza, riversi a terra dopo aver bevuto di tutto. Gli ultimi casi li abbiamo segnalati proprio durante il primo weekend dell’anno. Scene raccapriccianti consumate tra via Imbriani e via Carducci, sotto gli occhi di decine di persone».

Chiedono maggiore sorveglianza, le mamme che hanno denunciato il consumo dello sciroppo alla codeina tra i propri figli. Più controlli anche nei confronti dei parcheggiatori abusivi che, in occasione delle feste organizzate nei locali di Coroglio per i minorenni, che naturalmente arrivano senz’auto, si trasformano da paladini della sosta in venditori illegali di alcol.
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