Napoli, rinviati ancora i lavori di via Marina: tre anni di ordinario caos

Napoli, rinviati ancora i lavori di via Marina: tre anni di ordinario caos
di Pierluigi Frattasi
Domenica 13 Gennaio 2019, 08:30 - Ultimo agg. 14:58
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Manca la firma del contratto tra il Comune e la nuova ditta aggiudicataria, l'associazione di imprese Cogepa-Paco: slittano ancora i lavori di via Marina. Dopo la consegna delle aree dal vecchio consorzio al Comune avvenuta giovedì scorso, Palazzo San Giacomo aveva chiesto alla società di avviare subito con gli operai la messa in sicurezza del cantiere già a partire dalla prossima settimana. Ma la nuova società chiede più tempo: «Non abbiamo ancora definito il contratto e senza non si può partire». Tutto rinviato alla seconda metà di gennaio. Non solo. Il Comune lavora al piano B per non perdere i fondi europei se non si riuscirà a finire i lavori entro marzo, nel caso in cui dall'Ue non dovesse arrivare la proroga. Restyling solo per metà strada: il tratto già quasi finito di via Volta-via Vespucci. Rinviate le opere accessorie su via Reggia di Portici, dove si metterebbe mano solo ai binari del tram e all'ultima mano di asfalto. Niente marciapiedi allargati con le aiuole. È il cosiddetto stralcio: ridurre il progetto originario fino a un massimo del 20% scremandolo dai lavori ritenuti non più necessari. Un modo per bruciare i tempi e consentire il collaudo funzionale della strada già a marzo. E non perdere i fondi europei. La parte restante dei lavori potrebbe essere assorbita, poi, dal nuovo mega-appalto per il restyling di corso San Giovanni, fino a Croce Lagno, ai confini di Portici, che partirà subito dopo via Marina. Solo un'ipotesi, al momento, al vaglio dei tecnici.
 
«Abbiamo dato la massima disponibilità all'amministrazione per proseguire i lavori spiega l'imprenditore Andrea Pacifico, numero uno della Paco Costruzioni Ma non possiamo prendere subito in consegna tutto il cantiere, senza prima firmare il contratto. Il Comune ha l'opportunità di fare adesso, a monte, un'attività di verifica e interlocuzione con enti terzi interessati che potrebbero evitare l'insorgere di problematiche o rischi di interruzione in corso d'opera. In questo modo, i lavori, una volta avviati, procederanno poi speditamente. Noi faremo di tutto per chiudere il cantiere a stretto giro e siamo nei tempi tecnici per farlo».

«Non abbiamo ancora deciso spiega l'assessore alle Infrastrutture, Mario Calabrese . Gli uffici sono al lavoro e stanno valutando varie ipotesi. Una volta ultimato, il piano dovrà essere sottoposto alla Regione. Poi si dovrà trovare un accordo con l'impresa. L'obiettivo è di rendere funzionale l'opera. La ditta non ha ancora firmato il contratto? Non so il perché, ma confido si possa chiudere a breve. La prima cosa da fare è mettere in sicurezza il cantiere. Conto che si possa fare già dalla prossima settimana». «Basta ritardi aggiunge Nino Simeone, presidente commissione Trasporti - Non si può assistere a un eterno gioco dell'oca di annunci di ripartenze e stop».

A complicare le cose c'è il braccio di ferro con il Consorzio uscente Asse Costiero Scarl, che giovedì ha consegnato il cantiere al Comune, che dovrebbe a sua volta consegnarlo alla nuova ditta. Non è escluso che la vecchia ditta possa fare ricorso in via d'urgenza contro il nuovo affidamento. Una situazione che potrebbe bloccare i lavori fino alla decisione del giudice. Ma non finisce qui. Una delle ditte del vecchio consorzio potrebbe tornare in gioco nei lavori su via Marina nel rush finale. Si tratta della società Simeone. «Abbiamo chiesto la loro collaborazione rivela Pacifico Sono nostri fornitori in tanti cantieri in Campania, come per le officine di rimessaggio dell'Ntv di Nola, e su via Marina hanno lavorato bene. È una ditta eccellente. Visti i tempi ristretti, il loro ausilio sarebbe utile. Se non lavoreranno direttamente, potremo avvalercene come consulenti».

Una storia infinita quella di via Marina. Bando a fine 2013, aggiudicato a gennaio 2015, con un'offerta di 15,8 milioni su una base di gara di 21. A novembre dello stesso anno, la posa della prima pietra. Doveva essere ultimata in 154 giorni lavorativi, meno di 6 mesi, con scadenza a gennaio 2017. Ma tra ritardi e pagamenti a singhiozzo si è arrivati a quasi 4 anni. Cambiati anche i fondi: prima i Pon 2007-2013, poi riprogrammati sui Poc 2014-2020, perché non si è riusciti a ultimarla nel 2015. Ma la scadenza per la rendicontazione resta il prossimo marzo. A giugno il Comune ha rescisso il contratto alla vecchia ditta «per grave inadempienza». Il mese dopo è iniziato lo scorrimento della graduatoria, ma le imprese sono venute meno una a una. Solo il 28 dicembre è arrivato il sì della sesta in lista. Intanto, il cantiere è abbandonato da quasi 9 mesi. Nelle aiuole c'è l'erba alta. E i nuovi lampioni all'altezza del parcheggio Brin già si stanno fulminando. I lavori sono finiti all'85% secondo il Comune. Ma sono molte le problematiche di tipo tecnico che riguardano soprattutto il tratto tra via Reggia di Portici e via Ponte dei Francesi, dove ci sono ancora le fogne a cielo aperto. I sottoservizi non sono tutti mappati e interferiscono con le fondamenta dei pali della luce e del tram, che non sono stati ancora installati.
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