Pd Napoli, il giallo degli iscritti: «Impossibile votare ora»

Pd Napoli, il giallo degli iscritti: «Impossibile votare ora»
di Adolfo Pappalardo
Giovedì 17 Gennaio 2019, 07:00
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Si cerca di correre ai ripari per evitare di far saltare le convenzioni per il congresso. Uno slittamento più che un'accelerata anche se i dirigenti del Pd di Napoli ostentano sicurezza: «Ce la faremo a svolgerli entro il 23 gennaio così come da regolamento».
 
Due giorni fa è saltata, per mancanza di numero legale, la seduta della commissione per il congresso presieduta da Andrea Monda. Nulla da fare. Si riprova oggi anche se appare difficile, e molto, organizzare nel giro di poche ore il voto nei 121 circoli. Ad oggi, infatti, ci sono solo elenchi parziali degli iscritti certificati e molti circoli non solo non hanno un segretario ma, nella stragrande maggioranza dei casi, non c'è nemmeno una sede. A Napoli ma anche in molti comuni dell'hinterland dove gli iscritti sono costretti a vedersi in altri luoghi. Anche bar o ritrovi vari che dovrebbero essere usati per le votazioni da tenersi da venerdì a domenica. Ma non c'è traccia nemmeno dell'elenco dei seggi. Tutto da approntare entro oggi. Difficile farcela. Da qui l'allarme, due giorni fa, della mozione Zingaretti: «Chiediamo un intervento urgente degli organismi politici e di garanzia nazionale, al fine di garantire la regolarità delle procedure elettorali». Dietro l'ombra di un disegno per posticipare il voto napoletano direttamente al 3 marzo (con primarie aperte) ma gettando così ancora discredito sulla Federazione partenopea.

Ma lì a marzo, con il voto aperto, per ras e capicorrente vari sarà più facile controllare il voto. Veicolarlo sui candidati con un misero gettone di due euro a votante. E quindi senza fare un'onerosa incetta di tessere, molto più onerose, come gli anni passati. Posticipare tutto in primavera però sarebbe il punto di non ritorno per il Pd all'ombra del Vesuvio che, da anni, non riesce a scrollarsi da dosso maledizioni e brucianti sconfitte.

Prima di Natale il partito nazionale, proprio per far svolgere i congressi ad una federazione riottosa a farli svolgere, ha spedito qui un dirigente: Riccardo Tramontana. Situazione ingovernabile anche per uno scafato funzionario di partito che ora dovrebbe chiedere una deroga ai regolamenti: uno slittamento di qualche giorno. Svolgere le convenzioni entro domenica 27 e non entro mercoledì 23 gennaio. In modo da far votare segretario regionale e nazionale non questo weekend ma il prossimo.

«Non riesco a capire tutti questi allarmi: domani (oggi, ndr) si riunirà la commissione e ci sarà tutto il tempo per votare in questo fine settimana», assicura Tommaso Ederoclite, presidente provinciale del Pd. E i circoli che mancano all'appello? «Alcuni - dice - hanno già espletato le procedure e potranno tranquillamente votare così come stabilito. Non ci sarà alcun slittamento».
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