De Magistris prenota la Regione: «E a breve abbatteremo la prima Vela»

De Magistris prenota la Regione: «E a breve abbatteremo la prima Vela»
Martedì 22 Gennaio 2019, 13:33 - Ultimo agg. 23 Gennaio, 06:30
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Per la Regione Campania, dice, «sarà difficile non candidarsi» e tra qualche settimana, annuncia, «avremo l'abbattimento della prima Vela di Scampia». Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, al Forum Ansa, parla della sua città, di quello che è cambiato. Ma si rivolge anche al Governo e, sul punto, dice: «Chiediamo più presenza: al di là delle promesse si è visto poco». E a Fico dice: «Chiedo di più che belle parole».

Non ci sta, il primo cittadino, a legare l'immagine della città con camorra e criminalità soprattutto dopo l'esplosione della bomba carta davanti alla pizzeria di Gino Sorbillo, nel cuore del centro storico. «Il riscatto della città non si ferma», mette in chiaro. E aggiunge: «Complessivamente giro 6/7 km al giorno al piedi e conosco la situazione della città. Non nego la criminalità, ma non c'è un picco. E vedo anche un'esplosione della città del turismo e non solo. Chiedo, da sindaco che sta per strada, di fare processi più veloci».

C'è il centro di Napoli, certo, con una via Toledo che, annuncia, vedrà un netto restyling, ma ci sono anche le periferie. E parte da Scampia: in questi giorni si sta procedendo al trasferimento delle famiglie dopo di che, assicura, la prima Vela andrà giù. Ad un anno dalla fine del suo mandato di sindaco lascia, poi, fa già i conti con il 'dopò e lascia intendere che potrebbe candidarsi alla poltrona di governatore. «Per la Regione sarà difficile non candidarsi - spiega - Votando un anno prima per le regionali si può provare a costruire un laboratorio. Le regionali potranno essere un laboratorio per una nuova alleanza politica». E le alleanze, sottolinea, potrebbero non escludere M5S. Napoli è cambiata, dice più volte, e il merito lo affida ai napoletani, «al loro amore per la città». Una città, quella che di cui è sindaco, che sarà pronta per le Universiadi, il prossimo luglio: «Saranno un grande successo per Napoli, la Campania ma anche per l'Italia. Siamo stati bravi a captare risorse pubbliche che non avevamo. E abbiamo ristrutturato impianti sportivi anche in periferia». E tra gli impianti c'è anche lo stadio San Paolo. «Sul San Paolo, la ristrutturazione sta avvenendo senza risorse messe dalla società, per evitare che il Napoli non giochi nel suo stadio, una cosa impensabile. Il tutto sta avvenendo grazie alle Universiadi, che noi abbiamo anche un pò follemente preso», spiega.

Ci sono poi i migranti e la rivendicazione di mettere in atto una politica opposta rispetto a quella del Governo, all'insegna dell'accoglienza. Da qui la sua sorta di appello al presidente della Camera, Roberto Fico. «Il mio rapporto con Fico risale a una fase precedente alla mia via politica: ci accomunano sensibilità, convergiamo su molti punti - ammette - Ma le posizioni istituzionali sono molte diverse. Ma in questo momento di scontro non è sufficiente limitarsi a prendere le distanze con belle parole. Stiamo rischiando una deriva sul piano dei diritti con uomini che muoiono in mare». Rivendica che «da otto anni continuo a governare una città senza soldi». E al governo chiede questo: «La città vive una stagione storica, è la prima città per crescita turistica, la terza per startup giovanili. Il crimine guarda a questo ma non ci faremo fermare nella rinascita. Allo Stato chiediamo più presenza: al di là delle promesse si è visto poco».
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