Reddito di cittadinanza, gente già in fila negli uffici dell'Inps

Reddito di cittadinanza, gente già in fila negli uffici dell'Inps
Giovedì 24 Gennaio 2019, 13:45 - Ultimo agg. 13:48
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Persone già in coda negli uffici dell'Inps per avere il reddito di cittadinanza, prima ancora che il sussidio varato dal governo gialloverde sia partito. Lo dice il presidente del Consiglio di vigilanza e indirizzo dell'Inps, Guglielmo Loy.

«Ieri sono stato a Bari e mi hanno segnalato che negli uffici dell'Inps si cominciano a vedere già code di persone che chiedono informazioni su come accedere al reddito di cittadinanza. E i dipendenti si trovano in difficoltà perché non sarà l'Inps a occuparsi della presentazione della domanda che da come ha spiegato il vicepremier Di Maio dovrà essere presentata on line o alle Poste. L'Istituto entrerà in gioco dopo quando appunto Poste ci girerà le domande per verificare i dati e incrociarli con quelli di Pra, Agenzia delle Entrate e Anagrafe dei comuni. Questo deve essere chiaro», ha detto Loy in un'intervista all'agenzia Adnkronos/Labitalia.

Secondo Loy, «è chiaro che il cittadino che ha bisogno, viste le immagini in tv in cui si dice che è tutto pronto, è tutto fatto, si catapulta per sapere quando potrà ricevere il reddito». «E lo fa presso uffici dell'Inps, mentre, è bene ripeterlo, l'Istituto entra in gioco in una fase successiva», conclude.

La platea delle famiglie beneficiarie del reddito di cittadinanza sarà di 1.248.000 nuclei e tra questi 241.000 dovrebbero essere di soli stranieri. Lo si legge nella Relazione tecnica del decreto sul reddito di cittadinanza e quota 100. Per i 241.000 nuclei composti di soli stranieri (il 19,3% del totale) è prevista una spesa di 1.486 milioni di euro su un totale di 7.493 milioni (il 19,8%) per «l'anno base». L'ultima stima indicava 164 mila nuclei di stranieri. Fuori dai criteri di residenza e permesso restano comunque 87 mila famiglie immigrate.

 

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