«Corrida» alla napoletana: in centinaia ai provini

«Corrida» alla napoletana: in centinaia ai provini
di Alessandra Farro
Giovedì 7 Febbraio 2019, 10:18 - Ultimo agg. 15:21
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I provini napoletani confermano i record e le tendenze di sempre. Chi si presenta alle selezioni per «La corrida» canta «Perdere l'amore», il brano più gettonato; imita Renato Zero, il personaggio più evocato; balla «Despacito» di Luis Fonsi, il ritmo latino più ancheggiato. Ma ci sono, naturalmente, anche quelli davvero fuori dalla mischia, come le tredici persone che si sono presentate per suonare l'organetto più lungo del mondo o la corale di trenta pensionati. Ad oggi il candidato più giovane ha appena 17 anni, il più anziano 92, entrambi con il sogno di apparire in tv, nella ritrovata trasmissione resa celebre da Corrado e ora affidata da Raiuno a Carlo Conti.

Il programma che dà spazio a tutti - dai circensi ai ballerini, dai cantanti agli imitatori, dai cosplayer ai maghi, dagli addestratori ai trasformisti, dagli attori ai poeti, dagli intonati agli stonati (con propensione per questi ultimi) - è arrivato da un paio di giorni a Napoli. La produzione firmata Rai Uno in collaborazione con Magnolia-Banijay Group, ha reclutato più di 350 campani, sperando di incappare in qualche concorrente curioso, bravo, improbabile destinato al palco dei concorrenti allo sbaraglio.

Un bel sorriso per le telecamere, qualche domanda personale e poi comincia il provino. Maria ha 63 anni ed è in Italia da dieci, vive a Nola con la famiglia di cui si occupa. In Romania ha tre figli, tutti sposati, e un marito che vede solo una volta l'anno. Al provino indossa una cravatta marrone su un completo beige maschile e porta con sé un triccheballacche, di cui non sa pronunciare il nome, dono del suo datore di lavoro. Si esibisce in «'O Sarracino», da emigrante ha scoperto la sua passione per le canzoni napoletane. Canta con un accento rumeno un po' marcato e perde qualche strofa qua e là. Sogna di sottoporsi alla prova della «Corrida» perché l'idea la diverte e vuole provare a esibirsi davanti a un pubblico. Ha il sorriso di un'adolescente e gli occhi buoni e dolci di una nonna.
Gabriella ha tre figli, due ragazze che non vivono più con lei e il piccolo, di 18 anni, che continua a stare con la mamma. È divorziata e i suoi genitori stanno poco bene. I figli, per risollevarla in questo periodo difficile, l'hanno iscritta alle selezioni. Ha un'associazione culturale 'Voce e Notte, che le permette di soddisfare le sue due più grandi passioni frustrate: cantare e ballare. Davanti ai giudici/talent scout si presenta vestita da sciantosa, in abito rosso e scialle nero, rosa finta per spilla e capelli biondi raccolti. Ancheggia e volteggia nonostante la stazza, mentre si esibisce sicura di passare il turno.

Vichy è un uomo sulla cinquantina, capelli bruni e sopracciglia folte: «La corrida non ti impone di metterti in gioco, ma ti offre l'opportunità di divertirti ed è quello che cerco di fare io, sia per me stesso che per gli altri con la mia musica», spiega, raccontando della sua band di cui è il leader.

Gli anzianotti vanno forte, ricordano ancora le storiche puntate con Mantoni, tra i più giovani ecco Anna Maria, vent'anni, che canta in napoletano pensando ad Arisa, con voce potente, anzi prepotente. Viene da un paesino vicino Caserta. Ha partecipato anche ai casting di «X-Factor» e di «Amici», ma non è andata bene. «Ma qui si tratta di dilettanti, non di professionisti e quello che vorrei io è semplicemente cantare», spiega a fine numero.
Sono più di seimila gli iscritti ai casting in tutta Italia, 16 le città toccate. «La Corrida», a distanza di cinquant'anni dalla sua prima apparizione radiofonica, continua a richiamare migliaia di dilettanti allo sbaraglio, impazienti di potersi esibire sul palco. Carlo Conti è alla sua seconda edizione del programma, che mantiene intatto il format come lo avevamo lasciato nel 1986.

Il semaforo scandisce il tempo delle esibizioni e avverte il pubblico, unico giudice, che al verde deve partire con fischietti, pentole e campanacci se in disappunto o con applausi se entusiasta. Ci sono anche «la valletta per una sera» e «il corpo di ballo» scelti tra gli ospiti in ogni puntata, che si esibiscono grazie all'aiuto di un coreografo.
Le prossime città toccate dai casting sono Mantova l'11 febbraio, Torino il 12 e il 13, poi Bologna fino al 14, Lamezia Terme dal 19 al 20, Pescara dal 19 al 21, Cagliari il 26 e il 27, Fiuggi il 27 e Palermo dal 5 al 7 marzo (ma il casting continua sempre, anche durante la messa in onda dello show): un giro d'Italia alla ricerca dei dilettanti più bravi, curiosi, irresistibile per un motivo o per un alto, perfetti per un applauso, ma anche per uno sberleffo mai crudele, una risata mai irrispettosa.
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