Tra i pochi segni più troviamo Campari (+0,38%) spinta dai numeri della francese Pernod Ricard.
Sul mercato valutario l'eurodollaro passa di mano sostanzialmente invariato a 1,1355 mentre la moneta unica perde terreno nei confronti della sterlina (eurgbp a 0,8756, -0,32%) nel giorno in la Bank of England ha confermato il costo del denaro tagliando la stima sulla crescita 2019 dall'1,7 all'1,2 per cento. Intanto Theresa May ha incassato il no di Juncker a nuovi negoziati. Dopo le indicazioni positive arrivate dall'asta di titoli a 30 anni, torna a salire la tensione sulla carta italiana. Causa l'andamento speculare dei rendimenti dei titoli di Italia e Germania, lo spread si è spinto sopra 280 punti base (284 pb), oltre 6 punti percentuali al di sopra del dato precedente. L'ufficio studi di money.it segnala che sono due le ragioni che hanno giocato a sfavore della carta italiana: la revisione al ribasso delle stime di crescita, le autorità UE per il 2019 stimano un +0,2%, e l'escalation della tensione con l'esecutivo francese. Con una mossa che non ha precedenti, oggi Parigi ha richiamato l'ambasciatore francese in Italia a causa delle «accuse ripetute», gli «attacchi privi di fondamento» e le «dichiarazioni oltraggiose» da parte dei rappresentati dell'esecutivo giallo-verde. A far traboccare il vaso, l'incontro dei leader del M5S con i gilet gialli.