Pompei, il bon ton ignorato: gestaccio in area off limits

di Susy Malafronte
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Una giovane turista russa entra in un cubicolo di una domus - zona
fragile e vietata - facendosi fotografare dagli amici con il dito
medio in vista. Lo scatto, postato sul suo profilo Facebook, ha
fatto il giro del web raccogliendo critiche ma anche complimenti
per aver avuto il coraggio di sfidare le normative italiane.
Capelli nero corvino e sguardo intenso, la ragazza è stata
definita dal web la «Cleopatra» della Pompei romana.
Appellativo che lei ha gradito molto, visti gli innumerevoli scatti
che ha postato sui Facebook. Compreso quello che la ritrae con in
mano un frutto di melograno, colto da una delle piante che crescono
nel Parco: azione anch'essa proibitissima. L'intraprendente
cittadina russa, che a dispetto dei 14 gradi indossava una t-shirt
a maniche corte e un jeans strappato, ha calpestato reperti
archeologi importanti e toccato pareti affrescate. Per non parlare,
poi, del gesto offensivo, rivolto non si sa a chi, ma forse proprio
verso i divieti che vigono all'interno degli Scavi. A Pompei
infatti è severamente vietato «salire o arrampicarsi
sui muri, sulle fontane, sui banconi e su qualsiasi struttura o
arredo antico», e chi lo fa è punibile per il reato di
deturpamento, che prevede la reclusione da tre mesi a un anno e una
multa da 1.000 a 3.000 euro.
Lunedì 11 Febbraio 2019, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 11-02-2019 10:11
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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