Raid contro l'auto di Zuchtriegel:
«E se fosse capitato ai turisti?»

Raid contro l'auto di Zuchtriegel: «E se fosse capitato ai turisti?»
di Paola Desiderio
Martedì 12 Febbraio 2019, 06:50 - Ultimo agg. 08:02
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Negli ultimi anni la zona archeologica di Paestum è stata spesso argomento di programmi e telegiornali, in Italia e all’estero, che hanno evidenziato le tante novità introdotte sotto la guida del direttore Gabriel Zuchtriegel. Un’immagine positiva del sito archeologico patrimonio dell’Unesco dove la promozione attraverso le moderne tecnologie ha viaggiato di pari passo con la ripresa degli interventi di recupero e di salvaguardia del patrimonio archeologico. Dove oggi i visitatori hanno accesso a luoghi fino a qualche tempo fa inaccessibili, come l’interno dei templi e i depositi del museo che prima venivano aperti soltanto in occasioni particolari. Oggi, il Parco Archeologico di Paestum è ricco d’iniziative, per grandi e per bambini, per appassionati di archeologia e per semplici turisti, per chi non c’è mai stato e per chi, abitando in zona, ci torna spesso con piacere. Ma, per citare un fiore tanto caro a Paestum, ogni rosa ha le sue spine, e a gettare un’ombra sulla bella immagine che oggi ha il sito archeologico, c’è un fenomeno di micro delinquenza di cui, domenica scorsa, è rimasto vittima finanche lo stesso Zuchtriegel. 

«Questa volta è toccato a noi, vetro della macchina rotto, è accaduto tra la stazione di Paestum e Porta Sirena» ha spiegato, amareggiato, attraverso il suo profilo Facebook. In quel tratto di strada, che dalla stazione conduce fin nel cuore della zona archeologica, è rischioso lasciare le auto in sosta. Decine di turisti, dopo aver visitato il sito archeologico e il museo, tornando all’automobile hanno trovato i vetri rotti, e nel loro animo l’entusiasmo ha lasciato il posto all’amarezza. Guai a lasciare borse o altri oggetti di valore sui sedili, sicuro richiamo per i ladri. Ma anche in assenza di oggetti in vista, i ladri non si scoraggiano. Spesso il danno alle auto è maggiore del valore degli oggetti rubati. Com’è capitato anche al direttore Zuchtriegel: «Niente di che, ma che diranno i turisti che subiscono episodi del genere e si portano via questo ricordo dal sito?» ha osservato preoccupato.
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