Decine di furti in villa, spiavano le targhe delle auto con banca dati dell'Aci

Decine di furti in villa, spiavano le targhe delle auto con banca dati dell'Aci
Giovedì 14 Febbraio 2019, 07:17 - Ultimo agg. 19:12
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È in corso una vasta operazione della Polizia di Stato di Latina, con l’ausilio del personale della Squadra Mobile di Napoli, per l’esecuzione di una misura cautelare a carico di 10 persone (tra cui due donne), accusate di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti in ville ed appartamenti e di porto abusivo di armi.
 



Il gruppo criminale operava in occasione di eventi organizzati a teatro o nelle adiacenze di noti ristoranti dove le potenziali vittime arrivavano a bordo delle proprie autovetture. I destinatari delle misure in tali occasioni riuscivano a recuperare gli indirizzi degli appartamenti da svaligiare attraverso la consultazione della banca dati Aci/Pra che permetteva di risalire al luogo di residenza del proprietario dell’autovettura.

Il pericoloso gruppo criminale metteva a segno decine di furti soprattutto nei fine settimana, in diverse zone della Campania, delle Marche, del Lazio e dell’Abruzzo.  

Sono un centinaio i furti ai quali gli investigatori sono risaliti nel corso delle indagini, avvenuti nelle province di Latina, Roma, Frosinone, Ascoli Piceno, L'Aquila e Pescara. La banda - con ruoli ben precisi - operava soprattutto nei fine settimana.  Notavano auto a un matrimonio, ad esempio, risalivano all'indirizzo, una delle donne arrestate andava a citofonare per sincerarsi che in casa non ci fosse nessuno, poi interveniva la parte della banda che era in azione nella zona e ripuliva la casa.

«Abbiamo tolto dal mercato del crimine - ha detto il questore di Latina, Carmine Belfiore - un gruppo molto agguerrito». Agli investigatori della Polizia di Stato i complimenti del procuratore aggiunto, Carlo Lasperanza: «Il furto è un reato particolarmente odioso, dietro ogni episodio c'è qualcosa di più come questo encomiabile lavoro ha dimostrato»

Le indagini hanno preso in esame un arco temporale di circa dodici mesi, ricostruendo nel dettaglio un centinaio di furti commessi dal gruppo criminale, traendo origine da quello commesso a Latina presso l'abitazione di un professionista il 15 ottobre 2017, a seguito del quale venne ucciso Domenico Bardi e ferito Salvatore Quindici, sorpresi dal figlio del padrone di casa che esplose svariati colpi di arma da fuoco mentre questi fuoriuscivano dal balcone dell'abitazione. Due telefoni cellulari ed una carta Postepay sequestrati in quell'occasione consentivano, attraverso una sofisticata analisi del traffico telefonico e delle tracce telematiche della carta, di ricostruire il modus operandi del gruppo criminale, che si è rivelato assolutamente inedito.

Le vittime dei raid, infatti, venivano individuati per mezzo di visure delle targhe delle autovetture a bordo delle quali sopraggiungevano presso teatri o ristoranti, mediante accessi al portale Aci/Pra con pagamento tramite postepay. Si tratta di un gruppo ben collaudato, originario del Rione Traiano di Napoli, i cui componenti, specializzati nei furti in abitazione, colpiscono soprattutto nel corso dei fine settimana, effettuando vere e proprie trasferte criminali in numerose città dell'Italia centrale, dalla Campania alle Marche. Grazie alle intercettazioni, all'analisi dei tabulati telefonici e delle transazioni che avvenivano con carte Postepay intestate ad amici e conoscenti dei criminali, è stato accertato che Salvatore Pepe era il capo del gruppo, promotore delle attività criminali per la cui esecuzione si avvaleva della collaborazione degli altri sodali: Salvatore Merolla, Maria Rosaria Autore e Salvatore Quindici ricoprivano il ruolo di organizzatori, diretti collaboratori di Pepe nella pianificazione delle trasferte, prendendo parte alla maggioranza dei furti e individuando le strutture ricettive dove alloggiare.

Bardi e Bellobuono provvedevano, tra l'altro, ad effettuare le visure Aci nella fase esecutiva dei furti; le donne del gruppo (Maria Rosaria Autore e Adele Iannuzzelli), si accertavano che nessuno fosse presente in casa, suonando al citofono prima del furto. Rizzo e Cigliano, gli anziani del gruppo, oltre a fornire la disponibilità di autovetture appartenenti a prossimi congiunti, si occupavano del trasporto degli arnesi da scasso e della refurtiva, occultandoli all´interno di vani e doppi fondi creati ad hoc nelle autovetture. Tutti i membri dell'associazione svolgevano alternativamente anche la funzione di palo nel corso dei raid. Il 2 dicembre 2017, ad esempio, con la collaborazione delle squadre mobili di Pescara e L'aquila, erano stati sequestrati a Rizzo, di ritorno dalle Marche, monili in oro per un peso complessivo di circa 1,5 kg, provento dei furti compiuti in provincia di Ascoli Piceno, occultati nel vano airbag di una Suzuky Ignis che, nel corso delle indagini, era stata sottoposta a pedinamento satellitare da parte degli investigatori.

I proventi dei furti erano stati immediatamente ceduti a un ricettatore di Napoli proprietario di due laboratori orafi nel quartiere Porto, che sono stati perquisiti unitamente all´abitazione dello stesso. Nel corso dei furti ricostruiti dalle indagini sono state sottratte anche 6 pistole e 7 fucili, di cui uno a pompa che secondo gli investigatori sono stati certamente immessi nel mercato delle armi clandestine. L'indagine ha consentito di accertare che la banda colpiva quasi ogni fine settimana, ricostruendo un centinaio di raid, nel corso dei quali venivano asportati gioielli e valori per un ammontare notevolissimo, per cui la polizia ritiene verosimile che la banda sia responsabile di numerosi altri furti in appartamenti e ville. 
 
I destinatari della misura cautelare in carcere sono:
Rizzo Giuseppe, nato a  Napoli il 14.01.1968;
Quindici Salvatore, nato a  Napoli il 03.02.1974;
Bellobuono Antonio, nato a  Napoli il 09.08.1983;
Autore Maria Rosaria, nata a  Napoli il 18.10.1961;
Pepe Salvatore, nato a  Napoli il 16.06.1972;
Merolla Salvatore, nato a  Napoli il 06.08.1979;
Mirra Davide, nato a  Napoli il 16.04.1986;
Caiazza Pasquale, nato a  Napoli il 26.07.1994;
Iannuzzelli Adele, nata a  Napoli il 20.09-1973;

Agli arresti domiciliari:
Cigliano Antonio, nato a  Napoli il 24.08.1959.

 
 

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