Di nuovo una giornata ad alta tensione in Francia per il 14° sabato di fila monopolizzato dalle proteste dei gilet gialli. Si contanto tre feriti a Rouen e, a Parigi, l'aggressione al filosofo Alain Finkielkraut. «Sporco ebreo», «sporco sionista», «il popolo di punirà». Il filosofo è stato oggetto di un'aggressione verbale a Parigi da parte di un gruppo di gilet gialli lungo boulevard du Montparnasse. Finkielkraut è stato riconosciuto e apostrofato da alcuni manifestanti, comprese persone con il volto coperto. Il filosofo, che non ha reagito in alcun modo agli insulti, è stato preso per il braccio da un'altra persona e si è allontanato.
In sua difesa è intervenuto con un tweet, Bernard-Henri Lévy: «In Francia, nel 2019, i nazistelli attaccano uno scrittore francese al grido 'ritorna a Tel Aviv' e 'noi siamo il popolo'. Possa questa scena allucinante polverizzare gli ultimi resti dell'impunità mediatica di cui godono i gilet gialli. Sostegno totale a Finkielkraut».
ROUEN
Un automobilista a lungo costretto in fila per una manifestazione dei gilet gialli a Rouen, in Normandia, ha forzato il blocco ed ha ferito almeno tre dimostranti. Dalle immagini trasmesse su varie emittenti, si vede un uomo a terra, ferito alla testa, portato via dai soccorritori. Secondo testimoni oculari che hanno raccontato l'episodio sui social, l'auto è rimasta bloccata e l'uomo ha provato ad andare avanti. Nella vettura c'erano la moglie e un bambino, i manifestanti l'hanno circondata e hanno cominciato a prenderla a calci. La donna sarebbe stata presa dal panico e il marito ha accelerato. Fonti della tv BFM riferiscono che ci sono 4 feriti non gravi.
TENSIONE A PARIGI
Scontri a Parigi, all'altezza della spianata degli Invalides, dove il corteo, sceso per le strade di Parigi per il 14° sabato consecutivo, è stato bloccato dalla polizia. Gruppi di black bloc hanno preso l'iniziativa lanciando oggetti contro la polizia, le forze dell'ordine hanno lanciato dei lacrimogeni.