De Luca: «Terra dei fuochi, indagine su falde acquifere per evitare l'emergenza ambientale»

De Luca: «Terra dei fuochi, indagine su falde acquifere per evitare l'emergenza ambientale»
Lunedì 18 Febbraio 2019, 11:50 - Ultimo agg. 15:52
2 Minuti di Lettura

«Con il ministro Costa abbiamo fatto una valutazione a 360 gradi di tutte le tematiche ambientali della regione, verificando soprattutto lo stato di attuazione del piano di smaltimento dei rifiuti in vista dello stop del termovalorizzatore di Acerra previsto per metà settembre. Dobbiamo evitare l'emergenza, per questo stiamo studiando delle soluzioni». Lo ha dichiarato il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca intervenuto in Prefettura a Caserta per la riunione tecnica relativa al piano d'azione per la Terra dei Fuochi, cui sta partecipando il ministro dell'Ambiente Sergio Costa. De Luca ha avuto un incontro con Costa e ha lasciato il palazzo del Governo prima che iniziasse il vertice; parlando con i cronisti ha spiegato che sulla messa in sicurezza del territorio, «con Costa abbiamo deciso di fare un progetto unitario che parta dal fiume Sarno. Abbiamo appaltato l'ultimo lotto relativa alla foce a Torre Annunziata, e poi passeremo alla messa in sicurezza delle montagne». «Interverremo nel Casertano a Mondragone, sul litorale domizio - ha proseguito De Luca - per la realizzazione di una condotta che porterà lo sbocco al largo della costa, a ottocento metri».

«Con l'istituto zooprofilattico stiamo facendo un'indagine sulle falde acquifere, in particolare sui pozzi da cui si preleva l'acqua per le colture agricole, con lo scopo di avere una mappa aggiornata, specie delle zone più problematiche, ed evitare di mettere sostanze inquinanti nel circuito alimentare». Così ha proseguito il governatore sulla recente inchiesta della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere che ha sequestrato 12 pozzi contaminati all'arsenico e usati per scopi agricoli e domestici tra i comuni di Caserta e San Nicola la Strada. «La mappa delle falde, la prima mai fatta, ci consentirà di intervenire con azioni di bonifica o di chiudere i pozzi».

«Oggi noi presentiamo il referente per la Terra dei Fuochi a livello nazionale, l'ingegnere Curcio, che coordinerà la cabina di regia insediata presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri» ha dichiaratoin merito  il ministro dell'Ambiente Sergio Costa. «Chiederò alle istituzioni di far entrare le linee guida che ho firmato in tutte le autorizzazioni integrate ambientali nuove e in corso di rinnovo. Queste linee devono diventare il patrimonio del territorio, essendo valide in tutta Italia, non solo a Caserta e Napoli, dove possono avere una buona sperimentazione». 


 

© RIPRODUZIONE RISERVATA