Napoli, lo stilista in carrozzina col sogno del teatro: «Aiutatemi a realizzarlo»

Michele Cesari e Fabio Alvino
Michele Cesari e Fabio Alvino
di Gennaro Morra
Lunedì 18 Febbraio 2019, 18:31 - Ultimo agg. 21:08
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Giacomo Alvino è nato a Napoli 46 anni fa. Durante il parto qualcosa andò storto e un trauma l’ha costretto a una vita in carrozzina. Come tante persone disabili della sua generazione ha dovuto lottare per studiare e affermarsi. E alla fine ce l’ha fatta: è diventato uno stilista. Braccio destro di Guillermo Mariotto alla maison Gattinoni, ha vestito Enrica Bonaccorti, Sabrina Ferilli, Ela Weber e Athina Cenci. Poi l’atelier parigino dove lavorava non l’ha più potuto tenere nei suoi ranghi e Giacomo si è reinventato insegnante di alta moda nelle scuole specializzate.
 
Nel frattempo Giacomo Alvino ha coltivato un’altra passione, quella per il teatro. Non è affascinato solo da ciò che succede sul palco, ma soprattutto dal dietro le quinte. Così è diventato amico di attori e registi, ne ha seguito le carriere e condiviso le emozioni. Da qui è nata la voglia di mettersi in gioco in prima persona, scrivendo un testo da portare in scena. Un’esigenza che ha prodotto “Nidobianco2.0”, una performance teatrale che racconta la difficoltà di vivere serenamente la propria bisessualità a causa dei condizionamenti familiari e della fragilità del protagonista, Fabio. Ma per fare in modo che il testo diventi uno spettacolo teatrale c’è bisogno di fondi, che Giacomo sta cercando di raccogliere con una campagna di crowdfunding sul portale web Produzionidalbasso.it.
 
«”NidoBianco2.0” è la storia di un uomo che dopo aver vissuto la sua gioventù imprigionato in una gabbia dorata, finalmente decide di togliersi la maschera scatenando un terremoto emotivo fuori e dentro di sé – spiega l’autore –. Grazie all’incontro con un altro uomo trova il coraggio di dar voce alla propria bisessualità repressa, mettendo in discussione le false certezze che si è costruito. Il ritrovato contatto con se stesso gli fa affrontare l’ipocrisia del suo contesto sociale, i pregiudizi dei genitori e l’illusione della famiglia “NidoBianco” che si è creato in complicità con la moglie». Una storia che ha molto di autobiografico: «Anche se non è disabile, Fabio è praticamente il mio alter ego – dichiara Alvino –. Io stesso sono attratto dalla bisessualità e credo sia il modo più corretto di vivere a pieno il sesso».
 
Per portare a teatro ”NidoBianco2.0” servono 15mila euro e finora sul portale web di corodfunding ne sono stati raccolti quasi 3mila e 600, ma restano ancora 74 giorni per chiudere la campagna. Si possono donare da cinque a mille euro, ottenendo in cambio diversi tipi di “omaggi” in proporzione alla cifra regalata: dal biglietto per la prima, prevista al teatro “Il Piccolo” di Napoli per il prossimo ottobre, fino al diritto di incassare il 5 per cento dei proventi dello spettacolo.
 
A sostenere Giacomo nella realizzazione di questo suo sogno c’è gran parte del cast di “Un posto al sole”, di cui gestisce una fan page su Facebook. In particolare, Michele Cesari è direttamente coinvolto nel progetto. E con l’attore e regista, che nella fiction interpreta Tommaso, Giacomo ha girato un divertente video, dove i due spiegano cos’è “NidoBianco 2.0” e come si può contribuire ad avverare questo piccolo grande sogno.
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