Napoli, il capitano dei vigili va dal barbiere con l'auto di servizio e il collega autista

Napoli, il capitano dei vigili va dal barbiere con l'auto di servizio e il collega autista
di Paolo Barbuto
Martedì 19 Febbraio 2019, 07:00
3 Minuti di Lettura
La denuncia risale a qualche settimana fa, è stata presentata in forma anonima, nascosta sotto la firma di un fantomatico «comitato per la legalità di via de Giaxa», alla Procura. È corredata di nomi, cognomi, date e immagini: rappresenta la prima uscita ufficiale del «corvo» dei vigili che promette di tirare fuori anche altri dettagli imbarazzanti della vita interna della polizia municipale.
 
Prima di andare avanti facciamo una premessa: su questa vicenda sono in corso approfondimenti, non ci sono colpevoli e per quanto ci risulta nemmeno indagati, per cui non troverete nomi, non scorgerete i volti delle persone coinvolte e nemmeno gli elementi significativi, come un indirizzo di casa che avrebbe potuto rendere riconoscibile il protagonista di questa vicenda. Non si tratta di nascondere la verità, al contrario è la necessità di tutelare chi, per adesso, viene coinvolto in una vicenda solo attraverso una denuncia anonima.

Denuncia che è ovviamente densa di dettagli e di particolari ed è corredata anche da video e fotografie, una parte delle quali trovate in questa pagina.
Nel mirino è finito un graduato per il quale il «corvo» ha una lista lunga di accuse, tutte spiegate nel dettaglio nella missiva inviata alla Procura assieme al dischetto che contiene video e immagini. A prima vista, lo si capì anche nelle settimane scorse quando trapelò la notizia, si tratta di una vendetta interna al Corpo della polizia municipale, del tentativo di mettere in un angolo un collega considerato «nemico».

Tra le accuse che vengono mosse al graduato c'è anche quella di utilizzare personale e mezzi della polizia municipale per fini personali, ed è proprio a quest'ultima vicenda che sono riferite le immagini allegate alla denuncia sulla quale, lo ribadiamo, sono ancora in corso accertamenti.

Le fotografie sono tantissime, tutte dotate di una didascalia che identifica il luogo dove sono state scattate, l'orario e la presunta attività svolta in quel momento, cioè in orario di lavoro.

La sequenza inizia con gli scatti di un'auto, una Toyota Yaris per la quale la polizza assicurativa è in capo alla polizia locale di Napoli. Non sono ancora le nove del mattino e la macchina resta qualche minuto in attesa prima che il graduato esca di casa. C'è un video che mostra l'uomo mentre esce dal portone, apre la portiera posteriore per appoggiare qualcosa, poi siede al posto del passeggero. L'auto parte, si muove anche la persona che sta registrando video e immagini.

Secondo la denuncia a quell'ora il graduato e l'uomo che è alla guida della vettura (che sarebbe anch'esso un vigile), dovrebbero essere già al lavoro. Invece l'auto segue un percorso differente rispetto a quello che porta a via de Giaxa, dov'è il comando dei vigili di Napoli.

Le immagini mostrano l'auto grigia che accosta vicino a un barbiere. Il graduato scende e si infila all'interno di un negozio. La vettura effettua un'inversione di marcia e va a fermarsi, in doppia fila, in una traversa vicina.

L'attesa è piuttosto lunga. Dopo circa un'ora il graduato esce, i capelli ben acconciati, e va verso l'auto che l'aspetta in sosta vietata.
© RIPRODUZIONE RISERVATA