Non solo Quota 100,
via quasi mille professori

Non solo Quota 100, via quasi mille professori
di Gianluca Sollazzo
Sabato 23 Febbraio 2019, 18:39
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Non solo quota 100 ma anche pensionamenti ordinari accelerano il turnover della scuola. Da settembre si svuotano almeno 900 cattedre tra Salerno e provincia. Prof e maestre non di ruolo incrociano le dita per l'apertura di spiragli occupazionali derivanti dal collocamento a riposo di tanti insegnanti con sopraggiunti limiti di età. Ai criteri ordinari di pensionamento si aggiungono quelli della quota 100 per chi ha 62 anni di età e 38 di contributi. Tra collocamenti a riposo per quota 100 e pensioni ordinarie, si apre per la scuola salernitana la stagione del rinnovamento. Sono oltre 550 le domande di pensionamento ordinarie pervenute a gennaio, a cui si aggiungono le 350 per la quota 100: occorre anche evidenziare che manca ancora una settimana per poter presentare le domande di pensionamento anticipata. In ogni caso il totale degli addii alla scuola ammonta proprio a 900 collocamenti a riposo tra professori e maestri. Il dato delle previsioni di pensionamento viene anche confermato dall'amministrazione scolastica che si appresta a definire il quadro delle richieste a decorrere dall'anno scolastico 2019-2020.

LO SCENARIO
L'anno scorso i pensionamenti tra i docenti furono appena 520, quindi l'incremento è di circa 380 docenti pronti a salutare per sempre l'attività didattica. E scatta il conto alla rovescia per il nuovo reclutamento che dovrebbe lasciare spazio ai giovani. Il valzer dei collocamenti a riposo fa registrare un picco mai pervenuto negli ultimi tre anni, quando i pensionamenti di docenti non superavano la quota media di 400 unità. Si pensi che un anno fa furono infatti 520 i docenti collocati in pensione nel salernitano. A distanza di 12 mesi il trend cambia, rilevando un incremento notevole che riguarda tutti gli ordini di scuola, dalle materne alla scuola superiore. Si registrano più domande di pensionamento sia tra gli insegnanti sia tra il personale tecnico-ausiliario. Gli spiragli positivi arrivano alla vigilia del prossimo concorso per docenti di scuola elementare e dell'infanzia pronto a prendere il via: il concorso non è selettivo ed è aperto alle maestre precarie con diploma magistrale entro il 2001 e le laureate in Scienze di formazione primaria con almeno due anni di servizio nelle scuole statali. Il 12 dicembre si è chiuso il termine per presentare domanda di partecipazione al concorso che sarà su base regionale e non selettivo, quindi ai fini della costituzione di una maxi graduatoria regionale a scorrimento a cui si accederà solo tramite una prova orale-didattico metodologica.

LE ASSUNZIONI
Con il vuoto di cattedre determinato dal picco dei collocamenti a riposo, si creano le condizioni per l'assunzione di altri insegnanti più giovani e motivati. Ad agosto scorso l'Ufficio scolastico regionale ha autorizzato per il salernitano 620 assunzioni sulla base dei posti realmente disponibili. Dopo un anno e a fronte dell'incremento di pensionamenti c'è spazio quindi per almeno 300 assunzioni in più. Certo, buone notizie per i precari. Se è vero che per la scuola dell'infanzia e primaria c'è subito l'occasione per le precarie che accederanno al concorso riservato, è altrettanto vero che per la sostituzione dei docenti di scuola media e superiore si dovrà attendere ancora lo sblocco dei nuovi concorsi. In Campania le Graduatorie provinciali delle medie e superiori sono esaurite, quindi restano da esaurire le graduatorie di merito del concorso 2016 (quasi estinte) e del concorso 2018. C'è fermento intanto nel mondo dei docenti per l'avvio dei corsi di specializzazione per il conseguimento dell'abilitazione valida all'insegnamento degli studenti disabili. Il decreto del ministero dell'Istruzione che assegna all'Università degli studi di Salerno ben 460 posti per la specializzazione fa scattare la preparazione dei docenti, soprattutto quelli precari.
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