Napoli, al Teatro San Carlo si celebra l'arte del bere nella lirica

Napoli, al Teatro San Carlo si celebra l'arte del bere nella lirica
di Donatella Longobardi
Giovedì 7 Marzo 2019, 18:00
2 Minuti di Lettura
«Libiamo, libiamo ne' lieti calici». Culmina nel brindisi della «Traviata» la presentazione della nuova sfida del San Carlo, «Opera Wine-Lab», attrarre pubblico attraverso laboratori multisensoriali con degustazioni di vino ad ogni appuntamento. «Un viaggio in chiave emozionale per scoprire insieme il proprio corpo e, perché no, la passione per la lirica», dice la sovrintendente Rosanna Purchia a proposito dell'iniziativa presentata al Memus, il museo del teatro a Palazzo Reale. Con lei il direttore affari istituzionali e marketing Emmanuela Spedaliere e il suo staff chiamato a tenere i laboratori, Christian Iorio, Filomena Piccolo, Francesca Pecoraro cui sono affidati i vari temi: Ascolto, Musica Insieme, Corpo Poetico.

Per far capire di cosa si tratta, i tre danno un assaggio sulle note della «Traviata», i colori che la musica ispira, le associazioni di idee, come il corpo reagisce al suono, come impostare la voce, il piacere di liberarsi cantando. «L'obiettivo spiegano è accompagnare i partecipanti in un itinerario attraverso i linguaggi della musica, del teatro e della degustazione del vino, un'esplorazione che avverrà attraverso un percorso integrato che coinvolge vista, udito, tatto, gusto e olfatto». Tutti possono partecipare, l'importante è presentarsi in abbigliamento e scarpe comode e sopratutto con tanta voglia di giocare e mettersi in gioco.

S'inizia giovedì 14 marzo per dodici appuntamenti in programma tra la Sala Giardini del teatro e il Memus, ogni incontro ha il costo di 20 euro a persona e si conclude con una proposta gastronomica e una degustazione di vini (prodotti in gran parte da aziende campane) realizzata con l'associazione Wine&The City curata da Donatella Bernabò Silorata. Sul fronte più strettamente musicale, invece, si punta a sottolineare il richiamo al vino e al buon bere nell'opera lirica, e dunque non si evocano solo Verdi e Rossini, ma anche il vino spumeggiante di «Cavalleria», il Marzemino mozartiano, il dolce «Elisir» di Donizetti, l'amaro calice di «Macbeth» e, naturalmente, anche «Les esprits du vin et de la bière» e «L'amour dans le bruit et le vin» che animano la taverna de «Les contes d'Hoffmann», l'opera di Offenbach in locandina da domenica 17 con Maria Grazia Schiavo, Nino Machaidze, John Osborn, Alex Esposito.
© RIPRODUZIONE RISERVATA