Michael Jackson, i Simpson ritirano episodio con la sua voce dopo le accuse alla popstar

Michael Jackson, i Simpson ritirano episodio con la sua voce dopo le accuse alla popstar
Venerdì 8 Marzo 2019, 16:55
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I Simpson ripudiano Michael Jackson. Dopo il documentario di HBO Leaving Neverland in cui due uomini accusano la popstar di averli molestati quando erano bambini, uno degli episodi della serie sarà ritirato dalla distribuzione. Stark Raving Dad, questo il titolo della puntata, era andato in onda nel settembre 1991 all'inizio della terza stagione della serie a cartoni animali creata da Matt Groening. Jackson aveva fornito la voce per un personaggio che finisce in casa Simpson anche se il suo nome non era apparso tra i credits (fu usato lo pseudonimo John Jay Smith) e la partecipazione del cantante di Thriller non fu confermata che anni piu tardi.

«Ritirarlo dalla circolazione è l'unica scelta che avevamo - ha detto il produttore esecutivo James L. Brooks - Non sono uno che brucia i libri, tutt'altro, ma questo è il nostro libro e abbiamo tutti i diritti di cancellarne un capitolo». Nell'episodio incriminato Jackson dà la voce al personaggio di Leon Kompowsky, un uomo bianco grande grosso convinto di essere Michael Jackson che incontra Homer Simpson in un ospedale psichiatrico. Homer se lo porta a casa e Leon aiuta Bart a celebrare il compleanno della sorella cantando una delle canzoni più celebri dello show: Happy Birthday, Lisa. Jackson non cantò nella puntata: Kipp Lennon ne imitò la voce in tutti brani musicali dell'episodio.

La decisione dei Simpson non è la prima in un boicottaggio del personaggio e della musica di Jackson alla luce delle accuse di
Leaving Neverland: dopo che il film in due puntate è andato in onda lo scorso fine settimana negli Usa e qualche giorni più tardi in Gran Bretagna, stazioni radio in Canada, Olanda e Nuova Zelanda hanno rimosso la musica di Michael dalle loro playlist.
La polemica è approdata sul Financial Times: «Possiamo amare la sua musica e disprezzare l'uomo?», si è chiesta una columnist del quotidiano finanziario britannico riferendosi al più vasto dibattito scaturito dal movimento #MeToo a proposito di altri artisti famosi come Woody Allen, Roman Polanski, Bill Cosby accusati o condannato per molestie.

 
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