Aereo caduto, Boeing ancora giù in Borsa. La società aggiorna il software dei 737 Max

Un Boeing 737 della Ethiopian Airlines
Un Boeing 737 della Ethiopian Airlines
Martedì 12 Marzo 2019, 09:45 - Ultimo agg. 21:52
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Boeing ancora in calo a Wall Street, dopo il disastro dell'aereo Ethiopian Airlines precipitato ad Addis Abeba, un incidente che ha alimentato i timori sulla sicurezza del 737 Max 8. A Wall strett i tioli hanno chiuso oggi co un -6% a 375 dollari. La compagnia aerea americana ha bruciato 27 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato nelle ultime due sedute, perdendo complessivamente l'11%. 

Intanto la società francese corre ai ripari e interviene con un "aggiornamento" sul software dell'intera flotta B737 Max già in volo e sui tanti velivoli in fase di assemblaggio sulle linee di montaggio. Nell'aria c'era una possibile decisione della "messa a terra" dei velivoli da parte della Faa (Federal Aviation Administration), l'Ente americano per l'aviazione civile, dopo i provvedimenti di Cina, Etiopa, indonesia e Isole Cayman, che hanno bloccato il modello coinvolto nel dissro in Etiopia, dove sono morte 157 persone. Boeing intanto ha "giocato" d'anticipo" cercando di contenere gli inevitabili danni commerciali e d'immagine.

La Faa sembra avesse l'intenzione di chiedere al costruttore "modifiche" entro aprile. Ma Boeing ha annunciato l'aggiornamento all'inedito software "Angle of Attack", che sulla base di sensori corregge il profilo di volo gestendo autonomamente la quota del velivolo. La modifica arriva 8 anni dopo la progettazione della "quarta famiglia" di Boeing 737. L'aereo precipitato l'altro ieri, uguale a quello della Lion Air caduto lo scorso ottobre in Indonesia, era la risposta statunitense all'A320 del concorrente europeo Airbus, dove neo sta per New Engine Option (Opzione Nuovo Motore), ovvero velivoli A319, A320 e A321 dotati di propulsori di nuova generazione più grandi, più potenti, dal sensibile minor consumo e dal ridotto inquinamento acustico e di emissioni di CO2 nell'atmosfera.

Tra le novità della famiglia Max, appunto la coppia di motori turbofan Cfm International Leap-1B, sistemati in leggera diversa posizione di quanto avveniva sui precedenti modelli, che riduce il consumo di carburante fino al 16% e le emissioni acustiche del 40%, garantendo una autonomia di 6.700 km a pieno carico. Questo motore ha un diametro di 176 cm e a causa della sua maggior larghezza il carrello di atterraggio è stato allungato di 20 cm per mantenere la distanza motore-suolo.

Novità apparentemente forse poco significativa per i "non addetti ai lavori" quella dei motori più grandi e più potenti, ma che la leggera seppur differente sistemazione dei motori ha fatto del Max un aereo decisamente diverso dai suoi fratelli più anziani, con differenti anche se piccoli "accorgimenti di condotta" per gli equipaggi di volo.

Airbus, il primo dicembre 2010, e proprio a Seattle, aveva annunciato una nuova versione, la Neo, della loro famiglia A320. che grazie ai nuovi motori, più efficienti, avrebbe consentito risparmi di carburante fino al 15% rispetto al concorrente B737, realizzato da Boeing. Una manna per le compagnie aeree sempre alle prese col costole carburante che incide tra il 20 e il 30% sui costi complessivi.

Così, otto mesi dopo, il 30 agosto 2011, Boeing presentò il 737 Max, evoluzione del collaudatissimo B737 nato nientemeno che nel 1967 e divenuto negli anni il velivolo più venduto nel mondo, ora spinto da un nuovo motore in grado di offrire risparmi sul kerosene simili a quelli prospettati dagli Airbus A320neo. Oltretutto, per il Max, con un addestramento semplificato dei piloti, e quindi dai minori costi, per le tante compagnie che già utilizzavano i 737. Ma due incidenti in pochi mesi ora rischiano di rimettere tutto in discussione.
 
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