Universiadi, è rissa continua: mancano anche 5.600 volontari

Universiadi, è rissa continua: mancano anche 5.600 volontari
di Gianluca Agata
Giovedì 14 Marzo 2019, 07:00 - Ultimo agg. 12:56
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A.A.A. cercasi volontari disperatamente. A poco più di cento giorni servono cinquemilaseicento volontari che si mettano a disposizione per la macchina delle Universiadi ma soltanto poco più di mille si sono registrati al portale di Giochi napoletani che dovranno essere tutti contattati, incontrati, selezionati e soprattutto istruiti verso i rispettivi compiti. È una delle grandi criticità delle Universiadi napoletane assieme alla logistica ed alla promozione per la quale serve una decisa accelerata. Siamo praticamente fermi.

Sono 5.600 quelli di cui ha bisogno la piccola olimpiade campana. Si va dai trecento per il calcio alla ventina del tennistavolo. Sono divisi in due grandi gruppi: quelli delle federazioni sportive e quelli che si devono occupare di accrediti e/o accompagnamento della varie delegazioni. Ma siamo praticamente all'anno zero anche perché da luglio, quando i Giochi napoletani dovevano essere cancellati, a oggi, la macchina organizzativa lavora ma sconta ritardi enormi che mettono a serio rischio il buon funzionamento della manifestazione.
 
Millecinquecento dovranno essere scelti dalle Federazioni. Si devono occupare di tutto quello che accade sui campi gara, dal portare le ceste per gli atleti ai blocchi di partenza dell'atletica al montare e smontare la rete di pallavolo piuttosto che asciugare l'umidità dei parquet di basket. La maggior parte di questi saranno quindi presi dalle società sportive campane e non hanno bisogno di grande formazione.

Sono quelli che si occupano di accogliere atleti e partecipanti. Di essere a disposizione degli uffici, dalla fotocopia all'esigenza del dirigente straniero. Ce ne saranno anche di professionisti. Per questi si è chiuso da poco un bando che è all'attenzione dell'Anac di Cantone. Oggetto la ricerca di agenzie specializzate che dovranno trovare sul territorio 4500 persone tutte abili e arruolate entro l'inizio del mese di aprile quando partirà realmente la macchina organizzativa dei volontari. Una impresa titanica.

Inizialmente si pensava che il bacino dei volontari potesse essere quello, gratuito, delle Università. Poi ci si è resi conto che nel mese di luglio le Università sono chiuse e difficilmente si può ricorrere ai volontari duri e puri nel vero senso della parola. Ed allora via libera a un rimborso che dovrebbe essere differenziato a secondo del livello del volontariato prestato. La fee è nel range di 20-30 euro al giorno più un buono pasto, un rimborso viaggio. Il contratto tipo con il volontario è all'attenzione dell'Anac. Una volta che avrà il via libera sarà esteso ai 1500 volontari in quota federazioni. Per quanto riguarda quelli che non saranno sui campi di gara, lì dove agiranno dei professionisti multilingue per accompagnare le delegazioni anche oltre un consueto orario di lavoro il gettone sarà molto più alto, sia arriverà intorno ai 150 euro. Ma in quel caso si tratta di collaborazioni vere e proprie più che di volontariato. L'idea è comunque quella di un gettone uguale per tutti che siano sui campi o meno al netto di chi svolge un vero e proprio lavoro.

Al momento, al portale delle Universiadi, si sono registrate mille persone. L'organizzazione dei volontari che fa capo ad Annamaria Ronca con Alessandra Pirera, Annarita Loddo, Lorenzo Girasole e Claudia Truppi sta lavorando h24 cercando di scontare ritardi precedenti, dovrà selezionarli uno ad uno e vedere prima di tutto se sono ancora interessati. Poi, dopo un colloquio generale, bisognerà formarli per il lavoro specifico, che sia per gli accrediti piuttosto che per l'accompagnamento e successivamente per l'impianto di assegnazione. Il ritardo è enorme ma negli uffici della Mostra d'Oltremare si conta di colmare le lacune.

Praticamente nulla.

Se si dovesse fare oggi un sondaggio sulle Universiadi napoletane, sarebbero ben pochi a conoscenza di giochi che porteranno quasi diecimila atleti nella Regione il prossimo mese di luglio. Molto più interessante la grana dei seggiolini del San Paolo (domani dovrebbe essere presa la decisione definitiva). Ed allora resta la domanda, se non c'è promozione alcuna dell'evento, al punto che in pochi conoscono date e opportunità, come ci si fa a proporre? Probabilmente la pubblicizzazione di un rimborso spese servirà ad aumentare l'interesse visto anche che i volontari sono l'ossatura di una manifestazione sportiva. Per tutti l'invito è www.universiade2019napoli.it.

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