«Universiadi, adesso tutti uniti:
Napoli scenda in campo»

«Universiadi, adesso tutti uniti: Napoli scenda in campo»
di Luigi Roano
Sabato 16 Marzo 2019, 08:27 - Ultimo agg. 11:30
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Poco più di 100 giorni al taglio del nastro del 3 luglio, insomma le Universiadi sono alle porte. Una macchina organizzativa corposa che dovrà contare - per funzionare - anche sui volontari che al momento sono piuttosto timidi. Ne servono 5600, sicuri a oggi sono solo i 2mila della protezione civile, serve una mossa. Per questo dalla Regione fanno sapere che c’è anche mezzo milione a disposizione per questa opportunità e in questa direzione - ovvero «fare squadra» - fioccano gli appelli.

L’UNIVERSITÀ
Il padrone di casa in un certo senso è il rettore della Federico II Gaetano Manfredi che lancia il suo di appello: «Le Universiadi - racconta - rappresentano una eccezionale occasione per tutti i giovani e in particolare per i giovani della Campania. Fulcro della grande manifestazione, naturalmente insieme agli atleti, sono i volontari». Per questo sottolinea che «saranno loro ad accogliere tutti i partecipanti dello straordinario evento sportivo che porta con sé un grande messaggio di pace e di futuro. Far parte dei volontari acquista un significato importantissimo. Saranno gli ambasciatori della Campania in questo grande evento globale». 

 

UNA OPPORTUNITÀ
Le Universiadi sono una ghiotta opportunità sotto tutti i punti di vista. Vito Grassi - presidente degli Industriali - le inquadra così: «Sono un evento importante per la città, per la Campania, il Sud, l’intero Paese. Ospitare una manifestazione sportiva internazionale di alto livello deve farci sentire orgogliosi. Sono convinto che i nostri giovani sapranno rispondere all’appello degli organizzatori per contribuire alla migliore riuscita della manifestazione. Purtroppo la macchina organizzativa è partita in ritardo, ma, grazie anche e soprattutto al commissario Basile, si sta recuperando il terreno perduto. Mi auguro che i nostri ragazzi possano aggiungere a questa sorta di miracolo l’ultimo fondamentale tassello». Federica Brancaccio, presidente dei Costruttori, è sulla stessa lunghezza d’onda: «Diciamo subito che la città, a oggi, non è stata informata di questo grande evento. Visti i ritardi anche noi costruttori, impegnati nei cantieri degli impianti, dobbiamo fare un miracolo per ultimare i lavori». Per la Brancaccio «l’evento è una grande opportunità che non deve diventare un boomerang. Abbiamo incontrato Basile e abbiamo messo a disposizione anche le nostre sedi per iniziare una grande operazione di marketing. Serve coinvolgere i territori e organizzare nei quartieri serate a tema. Io ho lanciato un’idea, a proposito di volontari, di aprire per l’accoglienza anche le case dei napoletani e offrire la cena alle delegazioni. Serve coinvolgere i giovani attraverso le loro cooperative e associazioni che nei quartieri stanno facendo ottime cose». Ciro Fiola, presidente della Camera di Commercio, va sul concreto: «Si doveva fare rete prima, noi ci stiamo muovendo e siamo pronti a dare una mano a livello economico. Incontreremo i sindaci dell’area metropolitana per stabilire con loro come muoverci e far conoscere le Universiadi per rilanciare allo stesso tempo il commercio». 

LE ISTITUZIONI
Regione e Comune - nonostante i litigi e i ritardi - restano fiduciose che l’evento alla fine si farà e sarà anche bello. Il governatore Vincenzo De Luca sottolinea che «le Universiadi sono state volute, decise e finanziate al 100% dalla Regione». Il sindaco Luigi de Magistris chiarisce: «Per fine giugno ci faremo trovare pronti». 

GLI SPORTIVI
Patrizio Oliva, olimpionico e campionissimo del pugilato, a proposito dei volontari ritiene che «per i giovani di Napoli sia l’opportunità di dare una bella risposta a chi racconta Napoli solo attraverso fiction brutte e ci ritiene un popolo di sfaticati. Invece siamo laboriosi e dobbiamo fare squadra perché così vince Napoli». Per Franco Porzio - anche lui olimpionico e campionissimo della pallanuoto - «si tratta di un momento importante della città perché le Universiadi daranno visibilità in positivo a Napoli dove gli atleti vengono sempre con grande felicità per le bellezze e la grande tradizione sportiva che abbiamo. Tutta Napoli, a iniziare dai volontari, deve dare un grande contributo». 

GLI ARTISTI
Gino Rivieccio, attore, cabarettista ma soprattutto grande comico, invita «alla mobilitazione: spesso i napoletani sono individualisti, tutti si sentono dei centravanti, ma questa è una grande occasione e dobbiamo fare squadra perché è una opportunità che non si può perdere anche sotto il profilo del turismo e dobbiamo essere uniti».

Monica Sarnelli, attrice e cantante, osserva: «È triste che i giovani non si facciano sentire, mi sto rendendo conto attraverso il mio lavoro che sono sempre più portati e attratti dai social e poco dalla vita reale. È un dato non positivo che mi auguro cambi. A loro dico che le Universiadi sono una opportunità per tutta la città che va colta».

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