San Giovanni Bosco, nuova bufera:
«Distributori senza concessione»

San Giovanni Bosco, nuova bufera: «Distributori senza concessione»
Mercoledì 20 Marzo 2019, 19:39
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«Un nuovo vaso di Pandora si starebbe scoperchiando nell'ospedale San Giovanni Bosco» di Napoli. «I distributori automatici presenti all'interno dell'ospedale sarebbero stati installati nove anni fa senza alcuna concessione». Lo afferma il consigliere dei Verdi in Campania e membro della commissione Sanità Francesco Emilio Borrelli, che denuncia la questione in un post su Facebook. «La ditta sostiene di avere un permesso momentaneo firmato illo tempore dal dirigente amministrativo - prosegue - e di pagare un 'forfait' di 5 euro al mese per ogni distributore. Qualora fosse vero, tenendo conto che la merce presente nei distributori è venduta a un prezzo superiore a quello di mercato, i guadagni sarebbero da capogiro a fronte di una cifra irrisoria corrisposta alla Asl. Un esempio sono le barrette 'Twix' vendute a un euro e cinquanta centesimi a fronte del prezzo di 70 centesimi degli altri distributori. Abbiamo segnalato il caso al commissario straordinario della Asl Verdoliva che ci ha garantito che andrà a fondo anche su questa questione. Nessun operatore deve essere presente all'interno degli ospedali senza aver vinto una gara», sottolinea Borrelli.

«Nel frattempo - evidenzia ancora - continuano le vandalizzazioni delle automobili dei dipendenti all'interno del parcheggio dell'ospedale.
I delinquenti proseguono nella loro azione intimidatoria bucando le ruote delle automobili. È palese l'intolleranza della criminalità nei confronti del nuovo corso dell'ospedale». «Gli ultimi rigurgiti delinquenziali sono avvenuti in queste ore- denuncia - con un nuovo parcheggiatore abusivo che è apparso nel parcheggio approfittando dello sciopero delle guardie armate. Per criminali e faccendieri non deve più esserci agibilità. L'installazione di un presidio fisso di polizia all'interno dell'ospedale permetterebbe di eliminare definitivamente le sacche di illegalità presenti dentro e fuori la struttura», conclude.
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