Napoli, da PizzaVillage a BaccalàRe sconti sulla tassa: la Finanza in Comune

Napoli, da PizzaVillage a BaccalàRe sconti sulla tassa: la Finanza in Comune
di Pierluigi Frattasi
Mercoledì 20 Marzo 2019, 23:02 - Ultimo agg. 21 Marzo, 07:30
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Blitz della Guardia di Finanza all’ufficio Grandi Eventi del Comune di Napoli, indagine sui grandi eventi. Le fiamme gialle hanno chiesto di visionare gli atti delle kermesse sul Lungomare degli ultimi anni, come il Baccalà Re, il Pizza Village e il Bufalafest, che hanno beneficiato di forti sconti sulla tassa di occupazione di suolo pubblico, con richieste anche fino all’80% di sconto, in quanto riconosciute dalla giunta de Magistris come manifestazioni di interesse pubblico per la città. Il sopralluogo è avvenuto alcuni giorni fa. Nel mese di ottobre 2018, i grandi eventi erano stati oggetto di un esposto inviato all’Autorità nazionale Anticorruzione dal consigliere comunale Diego Venanzoni (Pd). La Guardia di Finanza, però, nell’ispezione agli uffici dell’altro giorno, non è intervenuta su delega dell’Authority. I militari non hanno sequestrato atti, ma hanno preso visione della documentazione in relazione agli ultimi grandi eventi, in particolare quelli tenutisi su via Caracciolo e alla Rotonda Diaz.

 

IL RETROSCENA
Dell’esposto all’Anac, si era occupato Il Mattino lo scorso 30 ottobre. Nel dossier inviato al presidente dell’Anac Raffaele Cantone il 17 ottobre si puntavano i riflettori su diverse manifestazioni, tra queste figuravano “Vinopoli, la città del vino 2016”, su via Caracciolo, con stand e spettacoli; Sfogliatella Fest 2016, a piazza Garibaldi; Napoli International Street Food 2016 al Centro Direzionale; Baccalarè e Bufalafest 2018 sul Lungomare; European Beer Market 2018 a piazza Dante e Peperoncino Fest 2018 a piazza Carità. Nel dossier veniva riportata una nota dell’assessorato al Bilancio del 10 maggio 2018 al Servizio di polizia amministrativa sulla «realizzazione Grandi eventi e l’applicazione delle riduzioni del canone di occupazione suolo pubblico, in base al regolamento Cosap approvato il 29 marzo». L’articolo 30 del regolamento, infatti, l’anno scorso è stato modificato «prevedendo l’incremento della riduzione, per favorire particolari eventi a carattere commerciale e di interesse pubblico». Lo sgravio Cosap, in particolare, era stato aumentato dal 60% circa fino a un massimo dell’80%. Nella nota si elencavano quattro eventi, Baccalà Re, PizzaVillage, Aperol Spritz e BufalaFest «per ciascuno dei quali - era scritto - condizione necessaria allo svolgimento posta dagli organizzatori, nel rispetto del regolamento, è beneficiare di riduzioni significative del canone Cosap». Si trattava di eventi ritenuti di «grandissima rilevanza e ad altissimo impatto occupazionale, economico e turistico», per cui l’assessorato aveva chiesto di applicare lo sgravio «dell’80% e la facoltà di chiedere una percentuale sull’incasso totale dello 0,5%».

I RILIEVI
Il dossier-esposto, poi, chiedeva all’Anac tra le altre cose anche di chiarire la compatibilità della posizione di uno dei tecnici degli eventi, incaricato dagli organizzatori, che svolgeva all’epoca contemporaneamente anche il ruolo di commissario nella Commissione edilizia del Comune di Napoli. Nessuna accusa di illecito per il professionista - è bene precisare - molto stimato nell’ambiente in qualità di esperto del settore. Ma una richiesta di chiarimento normativo sulla compatibilità tra i due incarichi. La Commissione edilizia del Comune, era spiegato nel documento, è «un organo di consulenza tecnica che ha tra i suoi compiti quello di esprimere parere motivato, obbligatorio e non vincolante su diverse questioni, come la strumentazione urbanistica, il regolamento edilizio, i titoli edilizi abilitativi. E può essere consultata su temi di recupero urbano e aspetti procedurali e interpretativi della materia edilizia e urbanistica». Da distinguere, quindi, da altre commissioni come quella Locale per il Paesaggio che rilascia alcune autorizzazioni paesaggistiche. Nessuna incompatibilità, aveva spiegato all’epoca il professionista, in quanto la Commissione edilizia sarebbe stata svuotata di poteri, limitandosi solo ad occuparsi del regolamento.
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