Nicoletta Indelicato torturata, uccisa e bruciata: arrestata l'amica del cuore. Avevano litigato su Fb

Nicoletta Indelicato torturata, uccisa e bruciata: arrestata l'amica del cuore. Avevano litigato su Fb
di Marco Marino
Giovedì 21 Marzo 2019, 09:08 - Ultimo agg. 14:52
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MARSALA A Marsala piove a dirotto quando nelle prime ore del mattino arriva dai carabinieri la notizia del rinvenimento del corpo senza vita di Nicoletta Indelicato: la venticinquenne scomparsa cinque giorni fa si scopre essere stata vittima di un efferato omicidio. Il suo cadavere è semicarbonizzato e nascosto sotto la terra di un vigneto di una sperduta campagna del marsalese, nella Contrada di Sant'Onofrio, distante molti chilometri dal centro cittadino dove risiedeva con la sua famiglia. Di lei si erano perse le tracce nella notte fra sabato 16 e domenica 17, dopo che era uscita di casa con un'amica, Margareta Buffa (29 anni). E, secondo quanto riportato dagli inquirenti, a compiere il delitto sarebbe stata proprio quell'amica con la complicità del suo fidanzato, Carmelo Bonetta (34 anni), che le avrebbe teso un'imboscata. I segni sul corpo di Nicoletta raccontano un'atroce esecuzione: la ragazza sarebbe stata, infatti, prima violentemente malmenata, poi pugnalata per sei volte, una sigaretta le sarebbe stata spenta sul volto, e infine carbonizzata e seppellita.

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Eppure quella sera Nicoletta era già in pigiama, non doveva uscire. È un messaggio della sua amica Margareta a convincerla. Margareta, come lei, è di origine romene e, sempre come lei, è stata adottata da bambina. Le loro due vite, così vicine e simili, finiscono per incontrarsi prima sui social network e poi fuori, nella vita vera, dove le due ragazze cominciano a frequentarsi, a uscire insieme, diventando sempre più intime. Ma qualcosa nella loro amicizia non va. Nicoletta è una ragazza dall'animo mite, molto sensibile, si è appena laureata in scienze dell'educazione; Margareta invece ha un carattere più deciso, talvolta irruento, e interessi completamente diversi da quelli di Nicoletta. Si pensa che movente di questo terribile delitto sia una lite fra le due, scoppiata su quei social network che le avevano fatte incontrare. E ben presto quel risentimento si sarebbe trasformato in follia omicida.
Nicoletta esce con Margareta e con Carmelo, il suo ragazzo, per andare a fare un giro, bere qualcosa in un locale fuori dal centro e forse chiarire quell'incomprensione.

LE RICOSTRUZIONI
Secondo le ultime ricostruzioni, non ancora confermate, mentre le ragazze parlavano, Carmelo si sarebbe allontanato con una scusa, nascondendosi nel bagagliaio della loro macchina. Margareta avrebbe accompagnato la sua amica in piena campagna e lì, una volte scese dall'automobile, sarebbe uscito fuori Carmelo per compiere la feroce vendetta. Intorno a mezzogiorno di ieri finalmente ha smesso di piovere sotto la casa della vittima, un palazzo di cinque piani in via Pascasino, nel cuore commerciale della città di Marsala, animata da quei negozi dove Nicoletta era conosciuta fin da quando era piccola. Dal portone i parenti entrano ed escono. Alla fine di una scalinata angusta ma luminosa, sulla soglia dell'appartamento di Nicoletta alcuni giovani familiari, fra i più stretti, restano fermi a parlare. Sono chiusi nel dolore della loro perdita, l'unica cosa che vogliono che venga detta è che «la figura di Nicoletta è completamente estranea agli ambienti dei suoi assassini».

IL SINDACO
Poco dopo dall'appartamento esce il sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo, che era andato a manifestare il suo cordoglio alla famiglia Indelicato, e scosso dalla situazione dichiara: «La città è vicina alla famiglia, famiglia perbene come la maggior parte dei marsalesi. Purtroppo c'è qualcuno deviato, perché secondo me le persone che l'hanno fatto sono persone deviate mentalmente e spero che saranno severamente condannate».

 

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