Sbarre alzate mentre passa il treno:
​sfiorata la tragedia a Caserta

Sbarre alzate mentre passa il treno: sfiorata la tragedia a Caserta
di Nadia Verdile
Venerdì 22 Marzo 2019, 10:11
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Caserta, la città pericolosa. Ancora una volta, ieri mattina, al passaggio a livello di via Marconi, nella zona di Falciano, le sbarre sono rimaste alzate durante il transito del treno. La notizia è rimbalzata sui social con tanto di video girato e postato da Luigi Alberico. Erano le 7 e 5 minuti. Una panda ha dovuto mettersi di traverso nello spazio antistante i binari per evitare di essere travolta.

IL PRECEDENTE
Ne avevamo già scritto nei mesi passati e in questo stesso marzo. Sbarre alzate il 5 gennaio, sbarre alzate il primo marzo. Ogni volta la tragedia è rimandata e resta inspiegabile come si continui in questa inaccettabile disattenzione. Dagli uffici di Ferrovie dello Stato avevano spiegato, nelle scorse volte in cui si era verificato l'incidente, che il passaggio a livello aperto è una sorta di «illusione ottica» nel senso che il treno passa a sbarre chiuse ma poi le stesse, in virtù di un dispositivo a tempo, si rialzano mentre il treno è in lentissimo cammino sui binari. Il dispositivo automatico che fa riaprire le sbarre si leggeva nella nota delle Ferrovie - azionato dal treno stesso una volta occupato l'attraversamento stradale, agisce dopo un lasso di tempo predeterminato. Questo ha fatto sì che il convoglio, che in quel momento procedeva a bassissima velocità, non fosse ancora del tutto sfilato quando le barriere si sono rialzate.

RESPIRO DI SOLLIEVO
Nessun pericolo dunque in quanto le auto erano già ferme. Tuttavia, recitava ancora la nota di Rete ferroviaria italiana, «abbiamo già previsto modifiche tecnologiche agli impianti per impedire simili eventualità». Da allora però sono passati due mesi e mezzo e le modifiche non sono state apportate se ieri mattina, ancora una volta, ci si è trovati nella medesima situazione. Mentre nella zona ovest di Caserta si resta intrappolati dai binari, vita difficile continua ad essere quella degli automobilisti della zona est.

 

PONTE D'ERCOLE
Ancora una volta, un furgone ha buttato giù il dissuasore del ponte di Ercole. Era il 19 marzo. Dall'autunno scorso è stato un susseguirsi di incidenti e abbattimenti. Non sono bastati i segnali, i divieti, gli sbarramenti. Il ponte che attraversa una parte del parco della reggia è diventato il più vulnerato d'Italia e c'è qualcuno che gioca i numeri al lotto. Stamani recitava la mattina della festa del papà un comunicato dell'amministrazione comunale - un camion che transitava in via Camusso ha imboccato, nonostante il divieto vigente, il ponte di Ercole e vi è rimasto incastrato. L'arco è risultato danneggiato e sono in corso accertamenti da parte dell'Ufficio Tecnico del Comune, della Soprintendenza e dei Vigili del Fuoco. Il ponte pertanto è stato chiuso. Il conducente del mezzo è stato multato dagli agenti della Polizia Municipale. Così, tra una multa, un danneggiamento, una nota stampa delle varie amministrazioni, i casertani restano vittime o dell'inciviltà di qualcuno o delle mancate innovazioni tecnologiche di altri mentre sulle strade cittadine imperversa la maleducazione e si sosta in ogni dove: doppia fila, contromano, sulle strisce pedonali. Per averne una chiara immagine basta digitare l'hashtag #aggiatruvatopost lanciato mesi fa da Francesco Marzano che ha innescato un meccanismo di denuncia sui social.
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