Bufera a Torre del Greco: voti venduti a 20 euro, due consiglieri tra i 14 arrestati

Il consigliere Piccirillo, l'ex assessore Magliacano e il consigliere Abilitato
Il consigliere Piccirillo, l'ex assessore Magliacano e il consigliere Abilitato
di Dario Sautto
Martedì 2 Aprile 2019, 06:25 - Ultimo agg. 19:15
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I carabinieri della compagnia di Torre del Greco hanno dato esecuzione a 14 misure cautelari emesse dal Gip di Torre Annunziata a carico di altrettanti indagati ritenuti responsabili a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al voto di scambio elettorale, voto di scambio elettorale, attentati contro i diritti politici del cittadino, rivelazione e utilizzazione di segreti di ufficio, favoreggiamento, detenzione illegale di armi da sparo comuni e da guerra.

Nel corso di indagini coordinate dalla Procura di Torre Annunziata i militari dell’Arma hanno scoperto l’esistenza di un sodalizio criminale attivo a Torre del Greco che in occasione delle elezioni amministrative del 2018 aveva acquistato voti in cambio di somme tra i 20 e i 35 euro, o di generi alimentari, o promettendo posti di lavoro previsti da un progetto regionale.
 


I due consiglieri coinvolti sono Stefano Abilitato, agli arresti domiciliari, e Ciro Piccirillo, per il quale è scattata la misura del divieto di dimora in Campania. Il primo avrebbe partecipato alla gestione delle assunzioni dei netturbini che avrebbero beneficiato di un impiego a tempo determinato per il consorzio Gema, tramite l'agenzia interinale Da.Dif Consulting e lo sfruttamento di Garanzia Giovani, a pochissimi giorni dalla corsa alle urne. Il ruolo del secondo, poliziotto, è legato principalmente alla rivelazione dell'inchiesta agli indagati. Stefano Abilitato ha chiuso l'ultima campagna elettorale di Torre del Greco collezionando 927 voti. Broker assicurativo, già consigliere comunale, ex Forza Italia, era candidato con la lista civica «Il Cittadino» a sostegno del neo sindaco Giovanni Palomba. Ciro Piccirillo, invece, è al suo terzo mandato consiliare consecutivo.

Arresti domiciliari per un ex assessore, il commercialista Simone Magliacano. Tra gli indagati figura anche Domenico Pesce, presidente Unicef Napoli, accusato di aver comprato voti in cambio di pacchi alimentari con marchio Ue tramite una Onlus. 

Associazione per delinquere finalizzata al voto di scambio elettorale, concorso in voto di scambio elettorale, attentato contro i diritti civili dei cittadini, rivelazione e utilizzazione dei segreti d'ufficio, favoreggiamento e detenzione illegale di armi da guerra sono i reati contestati a vario titolo agli 8 arrestati (4 in carcere e 4 ai domiciliari) e ai 6 indagati raggiunti dal divieto di dimora (uno in Campania, gli altri a Torre del Greco), a cui stamattina i carabinieri della compagnia di Torre del Greco hanno notificato l'ordinanza.

LE MISURE CAUTELARI
Arresti in carcere: Giovanni e Ciro Massella, Giuseppe Mercedulo, Gerardo Ramondo
Arresti domiciliari: Stefano Abilitato, Andreina Vivace, Francesco Sallustio e Simone Magliacano
Divieto di dimora in Campania: Ciro Piccirillo
Divieto di dimora a Torre del Greco: Domenico Pesce, Salvatore Loffredo, Giuseppe Sdegno, Vincenzo Izzo,  Gennaro Savastano
 

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