«Scugnizzi a Vela» contro la devianza minorile a Napoli

Vela
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di Diego Scarpitti
Mercoledì 3 Aprile 2019, 15:18
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«Scugnizzi a vela» è il progetto di volontariato promosso dall’associazione Life onlus, rivolto ai giovani a rischio di devianza ed emarginazione, realizzato in collaborazione con la Marina Militare, con la partecipazione del Centro di Giustizia Minorile per la Campania - Ministero della Giustizia e patrocinato dal Comune di Napoli, dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Tirreno Centrale e dalla Città Metropolitana. L’iniziativa si propone di offrire ai ragazzi, che stanno attualmente scontando un provvedimento di legge, un modello di vita caratterizzato dai principi insiti nelle attività marinare e nel restauro del legno: lealtà, onestà e rispetto reciproco. La Marina Militare mette a disposizione dell’associazione alcuni locali interni alla Base Navale, dove i giovani possono apprendere le varie tecniche per manutenere le imbarcazioni in legno a vela. Venerdì 5 aprile (ore 11) la cerimonia di premiazione dei ragazzi partecipanti alla presenza del comandante della Marina Militare ammiraglio Eduardo Serra, neo presidente onorario Life onlus, Luigi de Magistris, Gemma Tuccillo, Capo Dipartimento della Giustizia Minorile, del senatore  Vincenzo Presutto. 

Saranno illustrate le attività realizzate dagli scugnizzi a vela nel corso del 2018 e presentata l’iniziativa etica denominata «Napoli vera c’è», rivolto a tutti i cittadini e imprenditori che, come McDonald’s e Fucina Italia, credono nella seconda opportunità da concedere a ragazzi che, lasciati gli anni difficili del carcere minorile, attraverso il restauro delle imbarcazioni, intraprendono una nuova vita professionale nell’ambito delle aziende partner del progetto. Si punta ad un reinserimento lavorativo, a seguito dell’esperienza maturata nel cantiere scuola ospitato all’interno dell’antica falegnameria borbonica, grazie alla determinante disponibilità della Marina Militare. Interessati i ragazzi provenienti da famiglie disagiate dalla Campania, dal Centro di Giustizia Minorile, dal Centro polifunzionale di Nisida, dalle comunità di alloggio l’Aquilotto, Il Germoglio e un’Ala di Riserva, in sinergia con l’Istituto Nautico di Torre del Greco, l’Istituto di moda e design Deste Caracciolo e la Scuola Maria Cristina di Savoia. Il percorso di integrazione prevede anche imbarchi su «Nave scuola Matteo», un bialbero in legno di 15 metri, impiegato per la formazione dei ragazzi, in analogia a quanto già sperimentato nel 1914: «da scugnizzi a marinaretti».

Interverranno  il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Tirreno Centrale Pietro Spirito, l’assessore alle politiche sociali della Regione Campania Lucia Fortini, l’assessore regionale alla Formazione e Pari opportunità Chiara Marciani, l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Napoli Roberta Gaeta, l’assessore comunale all’Istruzione e alla Scuola Annamaria Palmieri, il direttore generale della Città Metropolitana Giuseppe Cozzolino, il presidente del Tribunale per i minorenni di Napoli Patrizia Esposito, il presidente del Tribunale per i minorenni di Salerno Piero Avallone, il presidente della Lega Navale Italiana ammiraglio Maurizio Gemignani, il dirigente Centro per la Giustizia Minorile della Campania Maria Gemmabella.

Il primo cittadino riceverà da uno scugnizzo la divisa di timoniere dell’equipaggio di Nave Scuola Matteo.
 
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