Napoli, il tesoro di San Gennaro tra i rifiuti: «Intervenite per tutelare i nostri beni»

Napoli, il tesoro di San Gennaro tra i rifiuti: «Intervenite per tutelare i nostri beni»
di Attilio Iannuzzo
Venerdì 5 Aprile 2019, 14:41 - Ultimo agg. 6 Aprile, 17:20
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Sono i turisti, che in visita nella strada dei musei, segnalano un’anomalia senza precedenti. L’indecenza del famoso museo del santo patrono di Napoli, Il Museo del Tesoro di San Gennaro, mortificato dai graffiti e dalla spazzatura che regna sotto i porticati del Duomo. Escrementi e olezzi nauseabondi offendono e mortificano la dignità e l’immagine del luogo.

«E’ davvero scandaloso - dice Antonio Pariante, Presidente del comitato Portosalvo - lo stato in cui si trova l’ingresso del Museo di San Gennaro, dedicato all’esposizione di preziose opere relative del patrono di Napoli, e che rappresenta un Polo di elevatissimo valore storico-artistico e spirituale ed è considerato tra i più ricchi al mondo. Alcune immagini addirittura ritraggono un uomo che fa i suoi bisogni in un angolo, sotto i porticati accanto all’ingresso del Museo. Per Pariante «è necessario che si intervenga per tutelare i beni culturali della città, e soprattutto del cuore antico, martoriato continuamente da un degrado incessante», ed aggiunge: «La vera valorizzazione dei nostri beni viene dal rispetto, dal decoro e dalla cura dei luoghi dell’arte. Senza queste qualità – sottolinea Pariante – il turismo culturale si perde».

«Ho chiamato più volte l’Asia – reclama il Direttore del Museo del Tesoro di San Gennaro Paolo Jorio – per ottenere un intervento e risolvere questo problema, ma non ho mai avuto risposte. Via Duomo – continua Jorio – rappresenta una delle strade più importanti d’Europa per l’importanza dei Musei che ci sono e nonostante ciò, non c’è un’adeguata valorizzazione». Per Jorio però le colpe vanno non vanno imputate solo all’Asia: «C’è da dire che alle inadempienze dell’Asia va aggiunta l’inciviltà delle persone, è davvero sconcertante vedere questo pattume, frutto della noncuranza delle persone».
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