Santa Luciella, riapre la chiesa del teschio con le orecchie

Il teschio con le orecchie (foto di Sergio Siano)
Il teschio con le orecchie (foto di Sergio Siano)
Venerdì 5 Aprile 2019, 17:55 - Ultimo agg. 17:56
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Nel cuore del centro storico di Napoli torna ad aprire i battenti la piccola chiesa di Santa Luciella a pochi passi da San Gregorio Armeno. La chiesetta, chiusa a seguito del terremoto del 1980, sarà così fruibile al pubblico di napoletani e dei tanti turisti che affollano la città in questo inizio di primavera. A consentire la riapertura è stata la collaborazione tra l'associazione Respiriamo Arte, composta da giovani under 35, il Comune di Napoli, la Curia e il Pio Monte della Misericordia che ha finanziato il recupero.

«Questi ragazzi hanno svolto un lavoro davvero straordinario - ha detto il sindaco Luigi de Magistris - collaborando in modo efficace con tutte le istituzioni coinvolte e mettendoci tanta passione e grazie a questo lavoro di sinergia un pò alla volta stiamo recuperando spazi della città che erano chiusi da decenni e li stiamo restituendo alla fruizione della popolazione e dei turisti che così possono scoprire luoghi nascosti e storie dimenticate».

E proprio nella chiesa di Santa Luciella nella zona dell'ipogeo si cela il cosiddetto teschio con le orecchie un cranio in cui ancora oggi sono visibili le cartilagini delle orecchie. E proprio per questa sua particolarità si racconta che i napoletani andassero a chiedere le grazie, i numeri da giocare al lotto. Un teschio che è oggetto di studio per poter riuscire a capire se quel cranio appartiene a un uomo o a una donna e come sia stata possibile la conservazione delle cartilagini.
 

 

«Dopo anni di sacrifici e di lavoro in cui non ci siamo mai arresi - ha spiegato Massimo Faella, presidente di Respiriamo Arte - finalmente oggi apriamo la chiesa al pubblico. Siamo molto fieri del lavoro svolto perchè è la prima volta che un gruppo di giovani riesce a portare avanti un progetto sociale di restauro e recupero». La gestione della chiesa è affidata all'associazione che l'ha avuta in comodato d'uso nel 2016 e sarà sempre l'associazione a realizzare le visite guidate.

Per adesso le porte di Santa Luciella saranno aperte soltanto i fine settimana dalla ore 10.30 alle 18 e le visite saranno con prenotazione obbligatoria da effettuare sul sito dell'associazione. Il contributo economico per la visita guidata sarà destinato al proseguimento dei lavori di recupero della struttura. «Massimo è stato il primo ragazzo di Napoli a scrivere una mail all'assessorato ai Giovani - ha sottolineato l'assessore Alessandra Clemente - e quella mail è stato il primo passo del grande progetto voluto dal sindaco de Magistris per il coinvolgimento dei giovani di Napoli affinché diventassero protagonisti di grandi progetti e sfide. Oggi grazie alla loro professionalità e tenacia e grazie alla rete delle istituzioni coinvolte che hanno deciso di credere in quest'opera la chiesa di Santa Luciella torna alla città».
 

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