Salone del libro, presenze boom
a Sant'Elmo ma servizi bocciati

Salone del libro, presenze boom a Sant'Elmo ma servizi bocciati
di Maria Pirro
Lunedì 8 Aprile 2019, 09:28
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Ventottomila ingressi, il ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli tra gli stand. 150 espositori in rappresentanza di 160 case editrici tra cui numerose sigle di nicchia. Dibattiti, incontri, corsi di formazione organizzati a Castel Sant'Elmo nel nome della cultura come porto sicuro: «Approdi» è appunto il tema scelto per la kermesse, e questo è il bilancio (fin qui numerico) di «NapoliCittàLibro».
 

Una manifestazione iniziata con la stretta di mano tra il sindaco Luigi de Magistris e il governatore Vincenzo de Luca (che è già una notizia) e portando sul palco un testimonial del calibro di Raffaele La Capria, che si è messo anche a cantare «Palomba 'e notte». Il primo di 120 appuntamenti con 350 ospiti in 4 giorni: senza presentazioni inedite di rilievo, utili a creare il grande evento, ma con big della tv e firme care al pubblico che hanno riempito le sale. Star Renzo Arbore, Pippo Baudo, Francesco Piccolo, Giancarlo de Cataldo. Solo ieri, Vincenzo Salemme e Michele Serra con Rita Dalla Chiesa che ha ricordato l'omicidio del padre e, sempre sull'orrore della mafia, un'ora emozionante con Ruggero Cappuccio che ha presentato il suo «Paolo Borsellino. Essendo Stato». Il regista e attore ne ha parlato assieme a Silvio Perrella e a Giovanni Melillo, il procuratore capo due volte chiamato come relatore al Salone del libro e dell'editoria e due volte interrotto per consentire il successivo momento di confronto. A un altro incontro, «La camorra si studia in terza», il libro di Mariafrancesca Villani, è arrivato invece il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa.

Un'iniziativa da sostenere, che ha già dalla sua la partecipazione della città e anche dei ragazzi di oltre 100 scuole. E da migliorare, considerato che naviga spedita verso la terza edizione e punta a entrare nella rete Aldus, il network europeo che impone standard precisi: l'impianto di riscaldamento, ad esempio; e ai tempi del web, non si può rinunciare al wi-fi o almeno alla connessione dati sul cellulare. Serve, innanzitutto, una nuova sede: bene se suggestiva, ma dalla struttura meno ostica e labirintica, una ricerca non semplice in città. Ma, per dirla con Salemme, quando si parla di cultura «tutto è faticoso, non solo a Napoli», dalla collaborazione fattiva alle risorse a disposizione. «La risposta è sempre la passione».
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