Ischia dichiara guerra
alle navette degli hotel

Ischia dichiara guerra alle navette degli hotel
di Massimo Zivelli
Sabato 13 Aprile 2019, 10:03
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Tariffe urbane ridotte ai taxi e divieti a Ncc, bus turistici e navette degli alberghi. Parte così sul porto di Ischia la nuova organizzazione del trasporto pubblico turistico e dei servizi collegati. Con l'obiettivo - entro il 2023 di avere in servizio ai posteggi solo minitaxi a trazione elettrica e realizzare una nuova concezione di mobilità urbana, maggiormente votata alla sostenibilità ambientale. È questa la visione del sindaco Enzo Ferrandino e della sua amministrazione, che punta eliminare il groviglio di lamiere sui principali snodi urbani e migliorare l'accoglienza. I provvedimenti entrano in vigore subito, ma i primi bilanci sull'asse costi-benefici si potranno trarre solo a fine estate. Scende dai 12 euro attuali (più supplementi) ai 10 stabiliti dall'ufficio commercio la tariffa per chi utilizza i taxi limitatamente al territorio del comune di Ischia. Un vantaggio per i turisti che così dovrebbero essere incentivati a utilizzare il servizio per piccoli spostamenti, specialmente se effettuati in gruppo. L'abbassamento delle tariffe fa storcere il naso ai tassisti locali e se si aggiunge il fatto che il sindaco imporrà lo svecchiamento del parco auto esistente con l'obbligo dell'introduzione di taxi a trazione elettrica e con non più di 4 posti a disposizione dei viaggiatori, allora le perplessità da parte degli operatori si tramutano in forti mal di pancia e malumori manifesti.

 

I DIVIETI
In cambio però i tassisti ottengono l'allontanamento dal principale scalo marittimo isolano, delle vetture Ncc e dei bus turistici. E anche il divieto assoluto per le navette di hotel ed alberghi di effettuare transfer da e per il porto, alla loro clientela. Per il noleggio senza conducente e per i bus turistici di ogni dimensione, l'allontanamento si concretizza con l'obbligo di sostare a pagamento per di più in una area lontana 150 metri dallo scalo aliscafi e circa 300 da quello dei traghetti. Sul porto, a questo punto, potranno sostare in attesa dei clienti solo i taxi e in numero ridotto. Evitando sovraffollamenti sulle banchine infatti, i taxi rientranti nella quota eccedente quella stabilita dovranno mantenersi a distanza e attendere il loro turno di chiamata. Le navette degli alberghi infine. Quasi tutti gli hotel ed alberghi dell'isola ne posseggono una o più di una per trasportare i propri ospiti e principalmente per assicurare il transfer fra il porto e la struttura alla clientela in arrivo e partenza. Una tradizione che si perpetua fin dal dopoguerra: gli autisti degli alberghi più importanti, che con tanto di livrea e berretto con nome dell'albergo attendevano la clientela ai bordi delle passerelle di aliscafi e navi, hanno riempito le scene di cinegiornali e famosi film. Una usanza certificata solo nella quotidianità, ma mai sulle carte ufficiali e contro il quale da decenni si batteva la categoria dei tassisti, ai quali le navette degli hotel sottraggono una larga parte della clientela. Si conclude dunque con un sostanziale «pareggio» il conto dei costi e benefici per una categoria da sempre rumorosa e pronta alla rivolta di piazza. Con ulteriori limitazioni, disagi e anche qualche costo in più invece per Ncc e bus turistici che dovranno rivedere il loro modello organizzativo, anche se va detto che il panorama delle licenze rilasciate rileva che una buona fetta degli operatori Ncc è costituita da familiari dei tassisti stessi.
GLI ALBERGATORI
Il divieto alle navette non farà piacere agli albergatori ed agli operatori turistici, che non potranno offrire il servizio alla loro clientela includendolo nel pacchetto vacanza. Ma gli stessi albergatori hanno spesso chiesto al Comune di adottare provvedimenti capaci di ridurre quel caos in area portuale e sulle banchine che non rappresenta certamente un primo impatto piacevole agli occhi del visitatore. «Sono ampiamente ottimista - dice il sindaco Ferrandino - circa le possibilità di migliorare l'accoglienza ai turisti e la fruizione dei servizi grazie a questa nuova organizzazione. Non mi spaventano le critiche ed i malumori che ritengo scompariranno di qui a breve, quando il sistema andrà a regime e si vedranno i primi risultati definitivi».
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