Tutto questo con l'obiettivo di «trovare in tempi rapidissimi una soluzione per garantire loro un alloggio nella città di Napoli e, dove possibile, proprio nell'area di residenza». Per raggiungere questo risultato è indispensabile una collaborazione interistituzionale, ragione per la quale l'ASL Napoli 1 Centro ha sollecitato nei giorni scorsi una riunione urgente con le Prefettura e Comune di Napoli, così da trasferire la gestione della crisi abitativa agli enti preposti. «Questo tavolo - chiarisce Verdoliva - è fondamentale per illustrare le difficoltà amministrative, esplorare le possibili soluzioni e dar seguito alla sistemazione alloggiativa alternativa degli sfollati». Altro nodo quello dell'assistenza, temporaneamente trasferita all'Ospedale del Mare per garantire la continuità ai pazienti. «Gran parte di questo personale verrà riassegnato a presidi ospedalieri nei quali è necessario integrare unità per riportare ai livelli giusti la dotazione organica. In altri casi l'obiettivo sarà quello di preservare l'integrità di alcuni team di eccellenza, che non possono perdere la loro identità».
Terzo punto quello relativo ai beni artistici. «È bello vedere quanta solidarietà e disponibilità è arrivata in questa settimana - dice il manager ASL - e di questo non posso che ringraziare quanti stanno offrendo spazi o soluzioni per la loro conservazione.
La decisione però, in perfetta sintonia con il Governatore De Luca e con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio - è quella di non allontanare i beni artistici dalla matrice architettonica dei luoghi, che rappresentano l'unicum straordinario che racconta la storia della carità, della beneficenza e della cultura nella città di Napoli. La soluzione sarà dunque quella di tenere i manufatti e le opere proprio agli Incurabili, dove potranno essere custodite ma anche ammirate - per così dire; un »deposito d'eccellenza« che garantisca a tutti di continuare ad ammirare i tesori della »Farmacia storica settecentesca« e della »chiesa di Santa Maria del Popolo degli Incurabili».
Uno spostamento minimo, che sia occasione di valorizzazione dei beni artistici dell'ASL Napoli 1 Centro». Infine il piano per salvare il Complesso Monumentale nella sua interezza. «Qualsiasi intervento - conclude Verdoliva - non può prescindere da un primo approccio che risolva preventivamente le cause che stanno generando il quadro in evoluzione. Né si può prescindere da un consolidamento e adeguamento sismico delle strutture portanti. Per fareciò è necessario individuare le fonti di finanziamento che possano sostenere un serio progetto di restauro. Tutto questo senza mai perdere di vista il volere della fondatrice Maria Laurenzia Longo che il Complesso fosse un »luogo di cura per i malati incurabili« e della programmazione regionale in materia di programmazione sanitaria». Il governatore De Luca ha dato mandato al commissario straordinario di mettere in campo una cabina di regia che possa individuare le soluzioni a breve e medio periodo così da definire e governare tutti gli aspetti, anche le criticità, utili a ridare agli Incurabili l'antico splendore.