Greta annuncia di andare in Vaticano e si scatenano gli haters cattolici anti-Bergoglio

Greta annuncia di andare in Vaticano e si scatenano gli haters cattolici anti-Bergoglio
Domenica 14 Aprile 2019, 19:35 - Ultimo agg. 16 Aprile, 10:17
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Città del Vaticano – Povera Greta. E' bastato un suo tweet che annunciava il suo prossimo arrivo a Roma per mercoledì («Sono sul treno per il parlamento europeo, il Senato italiano, il Vaticano e la Camera dei deputati durante le feste di Pasqua. E venerdì parteciperò allo sciopero scolastico di Roma. Lo so che è vacanza, ma la crisi climatica non va in vacanza e nemmeno noi» ) per scatenare immediatamente la reazione degli haters cattolici, gli odiatori seriali, sia contro di lei che contro Papa Francesco. Quest'ultimo reo di portare avanti una battaglia per la tutela dell'ambiente nell'enciclica Laudato Si'.

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Anche se il Vaticano non ha ancora confermato l'effettiva presenza della ragazzina simbolo della campagna contro i cambiamenti climatici all'udienza del mercoledì, dai blog cattolici di stampo anti-bergogliano, è partita la campagna per bersagliare ferocemente la 16enne svedese, ormai una star planetaria, definita «un grazioso pupazzetto sfruttato come un migrante», mentre altri sul web si chiedevano se “il Gretinismo fosse arrivato a contagiare il Vaticano”, altri ancora se il Papa vorrà basciare i piedi pure a Greta.

Un filone piuttosto reattivo sui social che sta mettendo in evidenza (ancora una volta) l'esistenza di un dissenso verso l'attuale pontificato. Proprio in questi giorni sul Guardian è stato pubblicato un ampio reportage sulla strategia suggerita da Steve Bannon ai sovranisti europei ed italiani. Bannon avrebbe chiesto anche a Salvini di puntare ad attacchi frontali al pontefice perché «una sorta di nemico» sia per la sua predicazione sull'immigrazione che sul fronte ambientalista. La reazione salviniana sarebbe stata mitigata dal sottosegretario Giorgetti.

L'udienza vaticana alla piccola Greta ha fatto partire una altra ondata di critiche. Greta nel giro di qualche anno è diventata una icona mondiale dopo che ogni giorno si presentava davanti al Parlamento svedese a Stoccolma portando con sé il cartello con su scritto: Skolstrejk för klimatet (Sciopero scolastico per il clima). Dopo le elezioni politiche, la ragazzina ha fatto naturalmente ritorno a scuola, assentandosi comunque di venerdì per proseguire la sua protesta davanti alla sede del Parlamento.

Da lì il passaggio a livello internazionale è stato breve. E' stata invitata a partecipare alla Cop21 in Polonia, la rivista Time la ha inserita tra i 25 giovani più influenti del pianeta, ha parlato ai suoi coetanei attraverso i Ted talks, ha incarnato la richiesta dei ragazzi di tutto il mondo di volere un pianeta sano e non avvelenato.

E ora si prepara all'incontro con Papa Francesco autore di una enciclica verde in cui chiede ai cristiani di unire le forze per rivoluzionare il modo di proteggere il pianeta, iniziando da una nuova consapevolezza che deve partire dal basso, dalle singole azioni, da una maggiore presa di coscienza. 

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