Tortano o casatiello una grande sfida
nella Pasqua tutta napoletana

Tortano o casatiello una grande sfida nella Pasqua tutta napoletana
di Luciano Pignataro
Sabato 20 Aprile 2019, 08:39
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Oggi è sabato santo, c'è già chi comincia a rompere la Quaresima tagliando una bella fetta di casatiello o di tortano, le due preparazione classiche napoletane della Pasqua. Altri aspettano invece la domenica di Pasqua, di primo appetito, in attesa del pranzo. Ma il giorno deputato è Lunedì in Albis.

In primo luogo bisogna precisare la differenza tra casatiello e tortano perché in realtà si tratta di preparazioni simili anche se poi ognuno ha la sua ricetta. È tutto un problema di uova: il primo le ha bene in vista sulla crosta mentre il secondo le ha nell'impasto. Tutto qui? Si, ma questo pone in grande vantaggio il casatiello rispetto al tortano, basta cliccare su Google per vedere che il primo arriva a mezzo milioni di file, mentre il secondo è sotto i trecentomila. Il vantaggio del casatiello è certamente di natura estetica, con le uova che distinguono le porzioni imprigionate da una striscia di pasta a croce. Evidente anche il simbolismo religioso che lo candida a preparazione tipica della Pasqua cattolica.

Un altro elemento da tenere presente è che entrambi possono essere sia salati che dolci. Il più famoso è il casatiello di Monte di Procida dove si organizza anche quest'anno la competizione Re casatiello che vede in gara le ricette delle famiglie del territorio. Un riferimento assoluto e indiscusso è la pasticceria Mignone. Stessa tradizione a Pompei dove viene prodotto dalla Panetteria Esposito. Questo dolce poi si trova con altri nomi anche in altre zone, per esempio nel Sannio c'è la Pigna, un casatiello dolce del Monte Titerno mentre, con lo stesso nome, Pigna, si produce anche in Ciociaria.

 
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