Napoli, Salvini all'attacco di de Magistris: «Sindaco distratto»

Napoli, Salvini all'attacco di de Magistris: «Sindaco distratto»
di Adolfo Pappalardo
Sabato 20 Aprile 2019, 07:58 - Ultimo agg. 09:46
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Il rapporto tra i due, sindaco di Napoli e ministro dell'Interno, non è mai stato dei migliori. Poi, all'indomani dell'agguato davanti una scuola di San Giovanni a Teduccio, si è acuito di nuovo. E ancora due giorni fa con la direttiva di Salvini che assegna più poteri ai prefetti. Norma subito bocciata da de Magistris. E ieri Salvini replica: «Il 23 marzo scorso de Magistris diceva che la sicurezza è compito dello Stato e non suo, ma quando intervengo per dare strumenti e risorse mi accusa di attaccare i sindaci. Si metta d'accordo con se stesso - accusa il titolare del Viminale - altrimenti si conferma un sindaco distratto».

«Salvini è venuto a Napoli tre volte dallo scorso ottobre e ha promesso più volte un rafforzamento che non si è visto e che non si vede nei commissariati e nelle caserme», attaccava l'ex pm a poche ore dall'agguato al rione Villa. Ma lo scontro si accende due giorni fa, nuovamente, con l'annuncio contenuto nel testo in cui si dice che gli spacciatori non devono stare nei centri delle città ma nelle periferie. «Siamo di fronte a un'operazione che punta ad attaccare le città e i sindaci, che non porta a una riqualificazione effettiva e che divide i cittadini in persone di serie A e serie B, una concezione molto classista dal Governo», è il commento a caldo del sindaco di Napoli sulla scia di moltissimi colleghi di centrosinistra. Ieri mattina, a sorpresa, la risposta di Salvini che accusa proprio de Magistris di essere «un sindaco distratto». Dura la controrisposta del sindaco che minaccia di disertare i prossimi comitati dell'ordine e della sicurezza a Napoli.

«Salvini continua fare propaganda su molti temi. È il ministro dell'Interno e sta molto poco al Viminale, mi dicono, ma pensa solo a fare propaganda. Il tema a Napoli ed in altre città - dice de Magistris - è la sicurezza, me lo domandano i cittadini che incontro. E la ricetta di Salvini? Dopo aver detto bugie sui poliziotti in arrivo e reso l'Italia un Paese insicuro, ora - continua - c'è una direttiva per i prefetti per spostare gli spacciatori lontano dal centro. Ma è normale? Cioè possono stare a Secondigliano, Scampia o Pianura ma non in centro. Invece dovrebbero mandare risorse». Per questo l'ex pm incalza: «Caro Salvini, noi non ci veniamo nemmeno più ai comitati dell'ordine e sicurezza: sei il ministro dell'Interno, allora veditela tu».
 
 
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