Salvini, libro con editore vicino a Casapound. Il portavoce: «Scelta dell'autrice, è un'intervista»

Salvini, libro con editore vicino a Casapound: «Scelta dell'autrice»
Salvini, libro con editore vicino a Casapound: «Scelta dell'autrice»
Martedì 30 Aprile 2019, 20:47 - Ultimo agg. 13 Giugno, 12:20
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Sguardo fermo, mascella volitiva in primo piano, il volto del ministro dell'Interno campeggia sulla copertina di un libro di prossima uscita: 'Io sono Matteo Salvini - Intervista allo specchiò, della giornalista Chiara Giannini. A suscitare polemica la casa editrice: Altaforte Edizioni, vicina a CasaPound. «Altaforte Edizioni - così Casapound su facebook la presentava il 20 luglio scorso - è una nuova casa editrice che, su iniziativa della società editrice de 'Il Primato Nazionalè, vuole essere il punto di riferimento per la diffusione di una cultura identitaria e non allineata». 

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Anche il nome scelto nasce da un verso di Ezra Pound. Nel catalogo, libri come 'Il cinema tedesco del Terzo Reich - Leni Riefenstahl', 'Diario di uno squadrista toscanò. 'Ezra Pound e la musicà; fumetti come 'Benito Mussolini - La mia guerrà, 'Sergio Ramellì, 'Nietzschè, 'Il rogo di Primavallè. Quanto basta per suscitare indignazione nel Pd, anche dopo il caso del consigliere viterbese di CasaPound arrestato per violenza sessuale.

«Matteo Salvini - attacca Roberto Morassut - ha varcato il limite. Il ministro degli Interni della Repubblica Italiana pubblica un libro autobiografico con una casa editrice legata a Casapound, organizzazione dichiaratamente neofascista. Basta con le ambiguità. Basta con i trucchi. Salvini ha giurato sulla Costituzione nata dalla Resistenza. Se non vuole rispettarla sia coerente e si dimetta e faccia la sua battaglia revisionista a viso aperto, così vediamo se la vince». Massimiliano Smeriglio parla di «scelta politica chiara e, al tempo stesso, allucinante. Il ministro dell'Interno, d'accordo con l'intervistatrice, poteva scegliere qualsiasi altra grande casa editrice, ma ha scelto quella di Casapound: una collocazione culturale e politica netta».

Per Emanuele Fiano è una «provocazione. Sarà meglio che gli italiani si sveglino tutti: c'è un'indifferenza diffusa e pericolosissima verso lo sdoganamento di tutte le forme possibili di apologia di fascismo e di insulto alla nostra storia». Dall'ufficio stampa del ministro si limitano a far notare che «Salvini non ha scritto alcun libro (ha semplicemente rilasciato una lunga intervista alla giornalista Chiara Giannini) e non ha firmato contratti o accordi con la casa editrice indipendente liberamente scelta dall'autrice».

Altaforte presenta il libro - dal costo di 17 euro, prefazione di Maurizio Belpietro - come «cento domande all'uomo più discusso d'Europa. Perché l'Italia non è la Polonia, l'Ungheria o la Repubblica Ceca.

L'Italia è uno dei paesi fondatori della Unione Europea e il suo terzo contribuente. Cento risposte per raccontare quanto di sé stesso informa la propria azione di governo». Tra i promotori della casa editrice anche Francesco Polacchi, che ha lanciato la linea d'abbigliamento Pivert, anch'essa associata a CasaPound. E in passato ha suscitato polemiche una foto di Salvini allo stadio con indosso proprio un giubbotto col brand «destrorso».

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