Dazi, rottura Usa-Cina: Trump contro Pechino, Wall Street a picco

Dazi, rottura Usa-Cina: Trump contro Pechino, Wall Street a picco
Lunedì 13 Maggio 2019, 14:46 - Ultimo agg. 14 Maggio, 11:50
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La vendetta della Cina contro i dazi di Trump manda a picco, oltre a Wall Street, anche le borse merci, con le quotazioni di tutti I principali prodotti agricoli in caduta libera, dalla soia al mais, dal grano alla carne.

È l'allarme lanciato dalla Coldiretti sull'andamento dei mercati future al Chicago Board of Trade, punto di riferimento mondiale per il commercio agricolo, dopo l'annuncio di nuovi dazi cinesi su 60 miliardi di beni americani, tra i quali molti prodotti dell'agricoltura Usa. «Il nuovo round negoziale con la Cina sta costando caro agli agricoltori americani, con le esportazioni di soia in Cina che - sottolinea la Coldiretti - sono scese a un minimo degli ultimi 16 anni nel 2018, mentre i prezzi futures al Chicago Board of Trade hanno raggiunto i minimi degli ultimi 11 anni».

«Una guerra planetaria che - continua la Coldiretti - rischia di sconvolgere gli equilibri commerciali internazionali, e va quindi attentamente monitorata da parte dell'Unione Europea, per verificare l'opportunità di attivare, nel caso di necessità, misure di intervento straordinarie anche a livello comunitario».




Nonostante le minacce di Trump la Cina ha optato per le ritorsioni commerciali dopo che venerdì gli Usa avevano alzato al 25% dal 10% i dazi su 200 miliardi di dollari di importazioni cinesi. Pechino ha fatto sapere che dal primo giugno prossimo alzerà al 25% i dazi su 60 miliardi di dollari di importazioni americane. Sono 2.493 i beni Made in Usa colpiti.

La Cina sarà «colpita in modo molto duro» se non sarà raggiunto un accordo commerciale con gli Stati Uniti, aveva avvertito Donald Trump rivolgendosi direttamente a Xi Jinping in un tweet. «Io dico in modo aperto al presidente cinese e a tutti i miei molti amici in Cina che il suo Paese sarà colpito in modo molto duro se non farete un accordo, perché le società saranno costrette a lasciare la Cina per altri Paesi», ha scritto Trump, aggiungendo che i nuovi dazi renderebbero «troppo caro comprare in Cina». «Avevate un grande accordo, quasi completato, ed avete fatto marcia indietro», ha detto ancora tornando ad accusare Pechino di aver mandato all'aria negoziati quasi conclusi.


Trump si è rivolto anche ai consumatori americani: «Non c'è alcun motivo per pagare i dazi. Possono essere completamente evitati se si acquistano prodotti da Paesi che non hanno tariffe o se si acquistano prodotti americani». «Molte aziende potrebbero lasciare la Cina per il Vietnam o altri paesi asiatici. Non resterà nessuno in Cina per fare affari. Molto male per la Cina, molto bene per gli Stati Uniti! La Cina si è approfittata di noi per molti anni».

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