Assunzioni a Napoli, il Comune
a caccia di vigili e architetti

Assunzioni a Napoli, il Comune a caccia di vigili e architetti
di Valerio Esca
Mercoledì 15 Maggio 2019, 10:01
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Duemila assunzioni in tre anni. Con la delibera del piano triennale di fabbisogno del Comune di Napoli, approvata lunedì pomeriggio in giunta, si dà il via libera allo scorrimento di tutti gli idonei delle diverse graduatorie del concorso Formez 2010, alla stabilizzazione di tutta la platea degli ex Lsu (lavoratori socialmente utili) appartenenti alle categorie A e B, tra cui operatori cimiteriali, sorveglianti parco, esecutore tecnico cimiteriale, esecutore notificatore, oltre a 4 agronomi e 4 dirigenti da assumere con processi mobilità, nel 2019, e altri 60 dirigenti da assumere nel biennio successivo tramite concorso pubblico. Tra stabilizzazioni di precari storici, scorrimento delle graduatorie e mobilità si arriverà ad assumere entro l'anno un totale di 712 unità, con un budget da utilizzare di 20 milioni 943 euro (con oneri e Irap). Nel 2020 le assunzioni previste saranno invece 600, per tutti i profili (budget 18 milioni 322 mila euro) e nel 2021 482 (budget 14 milioni 464 mila euro). Il budget è riferito ai costi degli stipendi.

IL PROGRAMMA
La delibera sarà a giorni inviata al governo, alla commissione per gli enti in predissesto, che nella prima seduta utile potrà dare l'ok per l'avvio delle procedure di assunzione. È ipotizzabile che nel mese di luglio possa terminare tutto l'iter burocratico - compresa la verifica prevista in sede di proroga delle graduatorie, fissata come termine ultimo il 14 settembre 2019 - così da poter attivare i contratti a tempo indeterminato.

 

Nel 2019 grazie al nuovo piano di fabbisogno si procederà alla stabilizzazione di personale di categoria A, con il profilo di operatore cimiteriale (30 unità), categoria B: esecutore notificatore (30 unità), esecutore tecnico per servizi cimiteriali (10 unità) e sorvegliante (30 unità). Con lo scorrimento delle graduatorie invece si pescheranno i profili attinenti alle categorie C e D: istruttore socio-educativo (70 unità), istruttore amministrativo (63 unità), ragioniere (134 unità) e agenti di polizia municipale (96 unità), profilo economico finanziario (100 unità), architetto (63 unità), informatico (27 unità), ingegnere (51 unità), mentre per gli agronomi e i funzionari agronomi (unità 4) si apriranno le procedure di mobilità. Stesso vale per 4 posti da dirigente.
I CONCORSI
Per i due anni successivi, il 2020 e il 2021, sono previste in totale 1082 assunzioni (600 nel 2020 e 482 nel 2021), con 133 stabilizzazioni di ex Lsu e tre nuovi concorsi. Due banditi nel 2020: 10 posti per funzionari scolastici (responsabile di plesso, uno per Municipalità) e uno per dirigenti (28 unità). Sempre per i dirigenti, nel 2021, verrà bandito un altro concorso per 32 unità. Bisognerà tenere presente, che per i nuovi concorsi, quelli banditi dal primo gennaio 2019, non esisterà più la figura dell'idoneo. In sostanza un concorso o si passa oppure no, mettendo fine a graduatorie decennali. Inoltre il Comune per le categorie C e D ha previsto l'adesione al corso-concorso unico del Formez, bandito per le amministrazioni della Regione. Nella delibera si evince che saranno 118 nel 2020 (113 categoria C e 85 categoria D); 267 nel 2021 (167 categoria C e 100 categoria D), tra questi anche 90 agenti di polizia municipale.
IL SINDACO
«È un risultato tutto napoletano e soprattutto incredibile - sottolinea il primo cittadino de Magistris - frutto dell'azione di buona amministrazione del Comune in termini di riduzione di ogni forma di spreco, di capacità di riscossione e di lotta all'evasione, di valorizzazione del patrimonio immobiliare e lo raggiungiamo nonostante abbiamo subito in questi anni oltre un miliardo e mezzo di tagli, in ultimo quello da parte di questo Governo, e nonostante i vincoli normativi». De Magistris ha evidenziato che «non si faceva un piano assunzionale di questa portata da non so quanti anni». Sulla stabilizzazione di tutta la platea degli Lsu l'ex pm ribadisce: «È una vertenza, che andava avanti da oltre venti anni». Negli ultimi sette anni sono andati in pensione più di cinquemila comunali. Le difficoltà maggiori sono senz'altro quelle legate al comparto sicurezza, dove opera la polizia municipale. In servizio oggi ci sono 1776 agenti, tra idonei, inidonei ed inidonei parziali.
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