Il Tribunale Ammnistrativo della Campania ha annullato il «Piano Cinghiali» della regione Campania (sentenza del 21 maggio 2019) , accogliendo il ricorso del Wwf Italia.
«E’ una vittoria importante - si legge in una nota degli ambientalisti - che si augura serva da monito ai pubblici amministratori e ai politici - della Campania e non solo - che, invece di perseguire gli interessi generali del rispetto delle regole europee, della tutela della biodiversità, nonché dei più che legittimi interessi degli agricoltori, continuano ad approvare provvedimenti illegittimi come quello annullato dai giudici amministrativi di Napoli, cedendo alle “sirene” di una sparuta minoranza di alcune categorie di cacciatori».
Il Piano annullato, spiega ancora il Wwf, «prevedeva infatti “interventi di controllo della popolazione di cinghiali” anche nelle aree protette, senza la preventiva valutazione circa gli impatti sulle aree naturali e sulla fauna selvatica protetta. La sentenza è di particolare rilevanza perchè stabilisce, tra le prime, che la Vas, “Valutazione ambientale strategica” (procedura sancita dalle norme europee per valutare gli impatti di piani e programmi sull’ambiente naturale) è obbligatoria anche nei piani che riguardano la fauna selvatica e che non può essere sostituita dalla valutazione di incidenza, che deve sempre essere preceduta dalla Vas».
Il ricorso è stato curato dall' «avvocato del panda» Maurizio Balletta di Benevento, storico difensore della legalità ambientale, della natura e degli animali.
Campania: piano cinghiali bocciato dal Tar, esultano gli ambientalisti
Martedì 21 Maggio 2019, 14:30
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