Europee, Di Maio snobba Napoli: niente comizio alla vigilia delle elezioni

Europee, Di Maio snobba Napoli: niente comizio alla vigilia delle elezioni
di Carlo Porcaro
Venerdì 24 Maggio 2019, 12:00 - Ultimo agg. 18:29
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I Cinquestelle alle Europee, chi li ha visti? L'ultima volta a Napoli del capo politico Luigi Di Maio per parlare ad un comizio di piazza fu per chiedere l'impeachment del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Era il 28 maggio dell'anno scorso, a Largo Berlinguer, in pieno centro tra turisti divertiti e militanti infoiati. Altri tempi, quasi un'era geologica. Di lì a poco sarebbe infatti nato il governo Conte e la messa in stato d'accusa del capo dello Stato si tramutò in scuse pubbliche al Quirinale. Una volta divenuto vicepremier e ministro dello Sviluppo economico, Di Maio ha avuto un rapporto praticamente nullo con il capoluogo partenopeo. Più volte nella sua Pomigliano d'Arco oppure a Casoria, sia per motivi elettorali che ministeriali, a Napoli è stato assente per vari motivi. Il 19 febbraio avrebbe dovuto parlare all'Università Federico II al convegno organizzato dalle associazioni antiracket, ma i collettivi studenteschi glielo impedirono: «Fuori i traditori del Sud dalle nostre università. Gli studenti e le studentesse di Napoli non vi vogliono: per noi è surreale che un leader politico che ha costituito un governo con il partito che ha rubato 49 milioni di euro agli italiani venga a Napoli a parlare di legalità», fu la motivazione. Niente intervento pubblico, quindi. In città, Di Maio è venuto invece ad inizio mese per una visita privata alla piccola Noemi e alla sua famiglia all'ospedale Santobono, seguita da un incontro-lampo in Prefettura con i poliziotti che avevano arrestato i camorristi che ferirono la bambina in piazza Nazionale. «Appresa la notizia del risveglio di Noemi, il ministro ha cancellato tutti i programmi che aveva in agenda per andare a dare un abbraccio alla famiglia, mostrargli la vicinanza del governo e ringraziare di persona le forze dell'ordine e i medici per il servizio», spiegò il suo staff.
 
Del Movimento si sono visti il ministro del Sud Lezzi il 16 maggio ed i singoli candidati al Parlamento europeo per la Circoscrizione Italia Meridionale: una passeggiata al mercato di Poggioreale, in via Caramanico, poi una seconda tappa nel mercatino di Fuorigrotta ed infine un ultimo giro ai Quartieri Spagnoli. Poca roba, insomma. Il minimo indispensabile sul territorio, sperando magari nel consueto modo di raccogliere consensi sui social, come hanno dimostrato di sapere fare i grillini in questi anni fino al boom delle Politiche il 4 marzo dell'anno scorso. L'unico pentastellato presente è il presidente della Camera, Roberto Fico, per partecipare a tavoli e convegni istituzionali e - forse - preparare il terreno ad una sua possibile candidatura a sindaco di Napoli per il dopo de Magistris. Meglio attendere l'esito di queste Europee per poi riorganizzarsi.

Dopo il voto di domenica, ci sarà la nomina dei coordinatori regionali del M5S in Campania (in pole Sergio Vaccaro e Andrea Caso, anche se è molto attivo sul territorio il senatore Vincenzo Presutto). Tutto sospeso. Come è sospeso l'aggiornamento della rendicontazione dei singoli consiglieri regionali sulla piattaforma tirendiconto.it: due mesi fa assicurarono che avrebbero comunicato i nuovi versamenti delle restituzioni previste per statuto interno, rimasti invece tuttora fermi a dicembre 2008 o febbraio 2019.

Vale per la Campania, come per le altre Regioni.

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