Il ritorno di Salvini in Campania,
la Lega apre a prof e imprenditori

Il ritorno di Salvini in Campania, la Lega apre a prof e imprenditori
di Valentino Di Giacomo
Venerdì 31 Maggio 2019, 10:13
4 Minuti di Lettura
Torna in Campania per un altro bagno di folla, ufficialmente per sostenere i due candidati a sindaco ai ballottaggi di Aversa e Casoria. Eppure Matteo Salvini, nel suo tour tra Napoli e Caserta, avrà anche il modo di fare un punto sull'organizzazione interna del partito campano. Tutto è pronto e, già dopo i ballottaggi, sarà avviata la strutturazione degli organigrammi del Carroccio che il coordinatore regionale, Gianluca Cantalamessa, sta studiando da alcuni giorni. Una richiesta - quella di dare vita a un piano per meglio articolare la macchina del partito - arrivata già alcune settimane fa dall'altra big della Lega, il sottosegretario al Sud Pina Castiello, attraverso alcune lettere inviate al coordinamento campano. Del resto un conto è gestire un partito che fino ad un anno fa lambiva percentuali del 5 per cento, altra cosa è amministrare un bolide da corsa, più che un Carroccio, che alle ultime elezioni europee ha sfiorato il 20 per cento dei consensi e dove già si registrano fibrillazioni e veleni per la governance del partito a livello locale.

 
IL TOUR
La prima tappa di Salvini sarà ad Aversa. Qui il titolare del Viminale proverà a lanciare la volata per Gianluca Golia, candidato a sindaco nelle liste della Lega. Nella città normanna «il Capitano» - come è stato ribattezzato dai suoi fan - terrà un breve comizio a piazza Municipio. Ad accogliere il segretario leghista ci saranno il coordinatore provinciale Salvatore Mastroianni e la coordinatrice aversana Carmen D'Angelo. Poi, con Cantalamessa e Castiello, farà il suo debutto da neo parlamentare il «mister preferenze» del Carroccio, quel Valentino Grant che ha incassato quasi 40mila voti alle scorse elezioni europee. L'ex banchiere è anche in lizza per le prossime competizioni, per lui potrebbe aprirsi anche la strada delle Regionali per correre come candidato a governatore a Palazzo Santa Lucia. Dopo il comizio in provincia di Caserta, alle 21, Salvini andrà a Casoria per dare la spinta decisiva alla candidata del centrodestra Angela Russo, anche lei impegnata al ballottaggio. Anche qui è previsto un bagno di folla all'evento organizzato in piazza Cirillo.
IL PARTITO
Nel corso della visita in Campania, Salvini sarà pure chiamato ad incontrare alcuni esponenti locali che hanno palesato l'intenzione di impegnarsi nelle fila del Carroccio. Mercoledì scorso, nella riunione con i suoi gruppi parlamentari, il leader della Lega ha sottolineato come proprio nelle regioni meridionali il partito debba aprirsi alla società civile ed essere quanto più inclusivo possibile. Dopo i ballottaggi Cantalamessa ha già previsto un piano per dare nuovi assetti alla struttura campana. L'obiettivo è mutuare l'esperienza della Lega al Nord e trasferire quel modello vincente anche al meridione. Già ora il partito campano conta 13 dipartimenti tematici con altrettanti responsabili che hanno il compito di sviluppare dei progetti divisi per aree di interesse. Il meccanismo sarà ulteriormente implementato: dentro la struttura confluiranno infatti altre persone provenienti dal mondo accademico e dell'impresa. Docenti universitari, tra questi anche il rettore dell'università di Salerno, Aurelio Tommasetti, candidato alle ultime Europee. Il team servirà per proporre idee e programmi specifici per la Campania, in primis per rilanciare il settore dell'agro-alimentare e dare risposte al tessuto produttivo regionale, in particolar modo alle piccole e medie imprese. Un modello di radicamento sul territorio che ha rafforzato la Lega al Nord e dovrà fare altrettanto al Sud per far diventare il Carroccio un vero partito, non dipendente esclusivamente dalla capacità comunicativa di Salvini.
LA REGIONE
Ovviamente per incrementare i consensi non basterà soltanto l'organizzazione del partito. Per riuscire ad incidere e lanciare la volata in vista delle Regionali del prossimo anno servirà anche costruire una classe dirigente in grado di raccogliere la sfida. E per farlo serviranno quei «porta-voti» che, soprattutto nelle elezioni locali, sono indispensabili per giungere alla vittoria. Un terreno scivoloso perché il leader del Carroccio non ha intenzione di raccattare personaggi legati ad altre esperienze politiche. Difficile pure, del resto, riuscire ad essere attrattivi verso il gruppo dirigente di Forza Italia, soprattutto in Campania, compatto nel differenziarsi dalla Lega. Per la corsa a Palazzo Santa Lucia i dirigenti locali chiedono comunque di individuare quanto prima un candidato in modo da programmare la campagna elettorale, ma qui molto dipenderà anche dagli equilibri nazionali e da cosa ne sarà del rapporto tra Lega e Forza Italia.
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