Death Stranding, Kojima si prepara a rivoluzionare (di nuovo) i videogame

Death Stranding, Kojima si prepara a rivoluzionare (di nuovo) i videogame
di Boroni e Guarini
Lunedì 3 Giugno 2019, 16:09 - Ultimo agg. 16:33
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La settimana appena trascorsa alla vigilia dell'E3, la fiera più importante dell'industria videoludica che si terrà a Los Angeles il prossimo 11 giugno, è stata caratterizzata da un evento atteso da tempo, proprio da parte di Sony e PlayStation che quest'anno per la prima volta non parteciperanno alla fiera californiana. Attraverso una diretta online su Twitch è stato infatti svelato il trailer di "Death Stranding" forse uno dei titoli più attesi di sempre nel campo dei videogame. Si tratta del nuovo videogioco ideato e progettato da Hideo Kojima, già autore dello storico titolo "Metal Gear Solid" realizzato per Konami, lo studio da cui ha divorziato per fondare la sua Kojima Production, software house indipendente con cui ha realizzato "Death Stranding".



LA FOLLIA
Svelato è il verbo giusto da usare perché lo stream su Twitch nelle prime ore era coperto da una patina nera e oleosa che impediva distinguere le immagini e si dissolveva man mano che gli utenti si collegavano alla piattaforma.
Una trovata di comunicazione di grande impatto e interattività ideata da Kojima e dalla Sony che ha finanziato il gioco in esclusiva per PS4 e che uscirà il prossimo 8 novembre per chiudere in bellezza questo 2019. Per chi non lo conoscesse, Hideo Kojima, classe 1963, è forse l'unico vero grande autore di videogiochi, colui che ha il coraggio, la follia e la visione di espandere il settore esprimendo concetti metafisici e metaforici attraverso il videogioco inteso come forma di espressione. Basta vedere il suo account Instgram (@hideo_kojima) per capire che i suoi interessi creativi e artistici vanno oltre il campo ristretto dei videogiochi e che abbracciano cinema, musica e arti visive in generale.

C'è da dire che il trailer di annuncio è bellissimo, lungo (quasi 9 minuti) e piuttosto straniante e criptico. Da quel che si è capito parrebbe la storia di Sam Porter Bridges, personaggio interpretato dall'attore Norman Reedus (il Daryl della serie tv "The Walking Dead") il cui compito è quello di riunire le persone creando tra loro delle connessioni (ponti, da qui il nome Bridges) in un'America rurale tra gruppi terroristici che controllano gli agenti atmosferici e creature spettrali invisibili, feti in vitro e realtà alternative belliche del passato. Immagini di grande potenza visiva, con una serie di evidenti messaggi contro la guerra e una forte critica verso quell'America che oggi alza muri invece di costruire ponti.

LE SORPRESE
Ma sopratutto c'è, da parte da Kojima, un'idea ben precisa di creare un'originale semantica artistica che fonda gameplay come strumento d'espressione e cinema: non è un caso che nel trailer vi siano le apparizioni di Guillermo Del Toro e Nicholas Winding Refn, due tra i registi più innovativi nel mettere insieme visione d'autore e blockbuster. Tutto questo fatto attraverso un videogioco totalmente mainstream, con l'obiettivo di diventare un successo globale, grazie anche all'esclusiva con PlayStation 4 e che verosimilmente traccerà una nuova ondata di giochi su questa linea autoriale. Tuttavia l'E3, anche senza Sony e Kojima, dovrebbe riservare alcune sorprese come l'attesissima demo dell'action-adventure "Cyberpunk 2077" e "The Last of Us 2", cioè il seguito di uno dei titoli più avvincenti che abbiamo visto negli ultimi anni.

IL MISTERO
Si potrà poi avere qualche indizio su "Ghost of Tsushima" la cui uscita però è prevista per l'estate 2020 e anche il misteriosissimo videogioco di From Software con la collaborazione di George R.R. Martin, l'autore del "Trono di Spade", di cui non si conosce al momento né titolo né data di uscita. Sarà però difficile trovare qualcosa con la stessa forza dirompente e visionaria di Hideo Kojima.
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