Noa, il Papa: eutanasia e suicidio assistito sconfitta per tutti, mai abbandonare chi soffre

Noa, il Papa: eutanasia e suicidio assistito sconfitta per tutti, mai abbandonare chi soffre
di Franca Giansoldati
Mercoledì 5 Giugno 2019, 11:42 - Ultimo agg. 13:37
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Città del Vaticano – La storia della piccola Noa Pothoven ha choccato il Vaticano. Il Papa non ne ha parlato all'udienza ma ha pubblicato un tweet: «L'eutanasia e il suicidio assistito sono una sconfitta per tutti. La risposta a cui siamo chiamati è non abbandonare mai chi soffre, non arrendersi, ma prendersi cura e amare per ridare la speranza». E sempre su Twitter è intervenuta anche la Pontificia Accademia per la Vita che da sempre si occupa di eutanasia: «La morte di Noa è una grande perdita per qualsiasi società civile e per l'umanità. Dobbiamo sempre affermare le ragioni positive per la vita».

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Noa, diciassette anni, si è spenta domenica due giugno in casa, ad Arnhem. E’ morta chiedendo l'assistenza medica specializzata fornita da una clinica. La “dolce morte” nei Paesi Bassi è legale dall’età di 12 anni, purché vi sia il consenso medico. Nel 2017 secondo fonti indipendenti oltre 6.580 persone sono state private della vita in questo modo ha sottolineato Vatican News, mettendo in risalto le parole del Papa sulla dolce morte.


«Senza una speranza affidabile che lo aiuti ad affrontare anche il dolore e la morte, l’uomo non riesce a vivere bene e a conservare una prospettiva fiduciosa davanti al suo futuro» aveva detto, denunciando il processo di secolarizzazione che assolutizzando i concetti di autodeterminazione e di autonomia, ha comportato in molti Paesi una crescita della richiesta di eutanasia come affermazione ideologica della volontà di potenza dell’uomo sulla vita». Come se non ci fosse consapevolezza del legame della vita con il Trascendente.

Per il Magistero «la vita umana, dal concepimento fino alla sua fine naturale, possiede una dignità che la rende intangibile» . 

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