«Come Paese non possiamo farci prendere in giro dall'azienda - ha aggiunto - anche perché la sede di via Argine funziona e ci sono competenza e professionalità. Noi - ha assicurato - sosterremo questa battaglia. Ritengo - ha concluso - che se oggi la vertenza Whirlpool è all'attenzione massima del Governo lo si deve alla forza di Napoli, dei lavoratori e delle loro rappresentanze di base sindacali e della nostra amministrazione che non lascia mai indietro nessuno».
De Magistris ha anche parlato del caos procure. «Sono vicende assolutamente inquietanti ma ahimè non sono nuove, non è un fulmine a ciel sereno. Il Csm da troppi anni si sporca di vicende indegne per l'ordine giudiziario e non so se la magistratura, all'interno del Csm, abbia la capacità di autoriformarsi. Questo schifo io l'ho visto ed è il motivo per cui mi sono dimesso dall'ordine giudiziario pur amando, oggi come allora, la toga e il mestiere di magistrato». Sull'inchiesta di Perugia l'ex pm ha affermato che in magistratura «ci sono tanti magistrati che si sono puliti la faccia sui magistrati coraggiosi, sugli eroi, su chi è morto, che hanno tradito il giuramento, che hanno macchiato la toga con corruttele e corruzione, che colludono con il potere. I corrotti - ha aggiunto - non sono molti ma ci sono tanti ammalati di conformismo giudiziario, tanti che fanno le interpretazioni gradite al potere, che si siedono accanto ai politici e altri che fanno parte di poteri occulti».
De Magistris ha sottolineato che «dieci anni fa nel mio lavoro di magistrato fui fermato dal Csm e non dalla 'ndrangheta e allora Palamara era presidente dell'Anm.
Non mosse un dito per tutelare un magistrato coraggioso e i miei collaboratori con cui stavamo indagando su un grumo di potere che assomigliava alla nuova P2». L'ex pm ha concluso affermando: «Mi schiererò sempre dalla parte dei magistrati onesti e coraggiosi e alzerò sempre la voce di fronte alle nefandezze del potere perché la corruzione c'è in politica ma anche nelle istituzioni e nella magistratura e mi chiedo se tutto ciò non si ferma come può il cittadino avere fiducia nella magistratura, organo fondamentale dell'istituzione democratica del Paese?».