Palamara: «Mai presi 40.000 euro, non sono un corrotto». Depositata memoria difensiva

Palamara, ferri e Lotti
Palamara, ferri e Lotti
Venerdì 7 Giugno 2019, 18:03 - Ultimo agg. 8 Giugno, 08:24
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«Non ho mai ricevuto favori e non ho mai preso la somma di 40mila euro. Per questo ho allegato alla memoria tutti i dettagli sulle spese da me sostenute dal 2011 a oggi: estratti conto, prelevamenti e ogni movimento bancario. In una seconda fase chiarirò i miei rapporti con Cosimo Ferri, Luca Lotti e altre persone con le quali, viste le cariche che ho ricoperto dal 2008 in poi, ho avuto frequentazioni». Lo ha detto - incontrando i giornalisti - il sostituto procuratore di Roma, Luca Palamara, indagato per corruzione a Perugia.

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«Voglio dimostrare che non sono e non sarò mai un corrotto e che non sono mai stato eterodiretto da nessuno nelle mie scelte». Lo afferma l'ex presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Luca Palamara, indagato per corruzione a Perugia, dopo aver presentato ai pm umbri una memoria difensiva. «Chiedo però che il mio nome non venga strumentalizzato per qualsiasi vicenda. Non sono mai stato collaterale a nessun partito politico e mai ho svolto incarichi fuori ruolo di diretta dipendenza dalla politica - conclude l'ex presidente dell'Anm, assistito dagli avvocati Benedetto e Mariano Marzocchi Buratti e Michele Di Lembo - Non ho mai messo in discussione il mio rispetto per la carica istituzionale del Vice presidente del Csm e più in generale delle prerogative dei singoli consiglieri».

 


 

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