Birrificio Messina, il miracolo dei 15 operai che investono i TFR per riaprire la fabbrica: «Ora una birra con Heineken»

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videoservizio a cura di Ilaria Del Prete

Quindici pazzi. O quindici eroi a cui il tempo ha dato ragione. Sono i quindici operai che quando i proprietari del "Birrificio Messina" hanno dichiarato il fallimento e inviato 41 lettere di licenziamento, dopo 18 mesi continui di presidio allo stabilimento per evitare che il terreno venisse venduto hanno deciso di rischiare il tutto per tutto.  
Nel 2013 hanno investito i loro TFR e dato le loro case a garanzia del mutuo per diventare imprenditori di se stessi e fondare la "Cooperativa Birrificio Messina", riportando in città la produzione della storica birra nata nel 1923. Solo un anno dopo i 15 hanno stappato la prima bottiglia, frutto dell'esperienza di persone come Mimmo Sorrenti, Presidente della Cooperativa e da 37 anni mastro birrario.
 
 


In soli cinque anni gli operai-imprenditori hanno guadagnato una importante partnership con Heineken e ora sono impegnati nella produzione di una birra tutta nuova e completamente Made in Messina: la Birra Messina Cristalli di Sale, con cristalli di sale dalle saline di Trapani, che verrà prodotta, nei quantitativi compatibili con il massimo potenziamento possibile della capacità del birrificio, dai soci della Cooperativa.

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