Studentessa violentata, fermato un 31enne: nel 2016 la fidanzata lo aveva denunciato per stupro

Studentessa violentata, fermato un 31enne: nel 2016 la fidanzata lo aveva denunciato per stupro
Studentessa violentata, fermato un 31enne: nel 2016 la fidanzata lo aveva denunciato per stupro
Martedì 11 Giugno 2019, 08:45 - Ultimo agg. 16:32
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Un ragazzo di 31 anni originario del Brasile ma cittadino italiano da quando era bambino (fu adottato da una famiglia del bolognese) è stato fermato dalla Polizia qualche giorno fa con l'accusa di aver violentato, all'alba del 2 giugno in un parco di via Serlio a Bologna, una studentessa napoletana di 24 anni. Il 31enne si chiama Orianderson Venturi: la ragazza stava rientrando a casa dopo aver trascorso una serata con gli amici: fu improvvisamente aggredita da un uomo incrociato poco prima, che la costrinse con forza e minacce a seguirla in un parco vicino al dopolavoro ferroviario, per poi violentarla.

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Le indagini, scattate immediatamente e condotte dagli agenti della squadra mobile, hanno permesso di dare prima un nome e un volto all'uomo ritenuto responsabile del reato e successivamente di individuarlo. Venturi aveva già precedenti specifici ed era conosciuto alle forze dell'ordine per reati di droga e per lesioni: nel 2016 era stato denunciato per violenza sessuale dalla fidanzata di allora. 
Alla sua individuazione, gli investigatori della squadra mobile sono arrivati in meno di una settimana grazie alla descrizione accurata fatta dalla vittima, che ricordava bene scarpe sportive, abbigliamento e lo zaino rosso del suo aggressore.

DECISIVI DUE TESTIMONI Utile alle indagini, svolte anche analizzando i filmati di alcune telecamere, è stato inoltre l'aiuto di due testimoni: il gestore e un dipendente di una pizzeria che si trova all'interno del parco dove il 31enne, che conosceva di vista il cameriere, qualche ora prima si era presentato a chiedere qualche spicciolo e una birra. «Ringraziamo questi testimoni - ha detto il capo della Mobile Luca Armeni - perché non si sono fatti scrupoli dimostrando coraggio e senso civico».

Le testimonianze hanno permesso di indirizzare le indagini verso un soggetto di origine brasiliana, e non nordafricana come ipotizzato dalla vittima. L'uomo è stato poi rintracciato nei pressi dell'abitazione della convivente attuale, sempre in zona Navile, dove la Polizia ha ritrovato gli abiti e lo zaino che indossava al momento della violenza. Poco prima di essere aggredita, la ragazza si era accorta di essere seguita e aveva telefonato a uno studente saudita in questi giorni a Bologna, per avvertirlo. Qualche minuto dopo l'amico, non riuscendo più a contattarla perché il violentatore le aveva sottratto il cellulare, ha intuito fosse successo qualcosa. Non parlando italiano, è riuscito a dare l'allarme chiamando un altro amico in Cile, che parla italiano e dal Sudamerica ha avvisato la Polizia italiana. 

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