Maturità, record di non ammessi nel Napoletano: fuori il 45%, la preside: «Ragazzi ostili»

Maturità, record di non ammessi nel Napoletano: fuori il 45%, la preside: «Ragazzi ostili»
di Francesco Gravetti
Giovedì 13 Giugno 2019, 07:30
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«Uno scrutinio doloroso». Olimpia Maria Tiziana Savarese, dirigente scolastica dell'Isis «Leonardo Da Vinci» di Poggiomarino, definisce così la decisione di non ammettere all'esame di Stato il 45% degli studenti delle due sezioni dell'indirizzo «Cat» (costruzioni, ambiente e territorio, praticamente l'ex istituto per geometri). Su 29 alunni, saranno in 13 a non poter affrontare la maturità: otto su quattordici in una classe e cinque su quindici in un'altra classe. Una ecatombe. Una maxi-bocciatura che non ha precedenti non solo nella scuola di Poggiomarino, ma probabilmente anche nel resto d'Italia. La tendenza generale, infatti, è sempre quella di ammettere anche gli studenti più riottosi all'esame di maturità, l'ultimo vero ostacolo da affrontare prima di dire addio ai banchi di scuola e buttarsi nel mondo del lavoro o dell'università. La scelta dei docenti del «Leonardo Da Vinci», dunque, è di quelle che fanno discutere. Ora i genitori dei ragazzi sono sul piede di guerra, annunciano ricorsi al Tar e minacciano azioni clamorose, come quella di presentarsi all'esame nel giorno in cui sarebbe toccato ai loro figli. «Sono depressi, colpiti da un provvedimento arrivato a sorpresa», dicono madri e padri, inclini inevitabilmente a difendere i loro ragazzi. Ma la dirigente scolastica argomenta: «Abbiamo fatto di tutto per recuperarli, non abbiamo avuto altra scelta».
 
I fatidici quadri all'Isis «Da Vinci» usciranno solo oggi, ma i genitori degli aspiranti geometri bocciati hanno già avuto la notizia: sono stati convocati qualche giorno fa ed è stato spiegato loro che i figli non sarebbero stati ammessi. «Tutte spiegazioni che non ci hanno convinto. Avrei capito se fossero stati bocciati l'anno scorso, in quarta. Ma portarli fino alla maturità e poi non ammetterli all'esame di Stato lo trovo assurdo. In questi mesi non ci hanno fatto mai capire che i nostri ragazzi rischiavano una bocciatura», dice Luigi Rosario Casillo. Un altro genitore, Salvatore Buglione, aggiunge: «Fino a pochi giorni prima erano state fatte le feste di fine anno con docenti e alunni: non è stato mai detto che per qualcuno di loro c'era il rischio di non essere ammessi». Buglione, poi, specifica: «Sia chiaro che i ragazzi hanno le loro responsabilità, avranno sicuramente commesso degli errori. Tuttavia se si arriva a una debacle del genere è chiaro che qualche colpa devono averla anche i docenti. Confidiamo nei giudici del Tar». La dirigente scolastica Savarese, invece, ribatte: «Per tutto l'anno scolastico non abbiamo riscontrato la volontà dei ragazzi di collaborare, hanno assunto un atteggiamento ostile, rispetto al quale non abbiamo potuto fare altre scelte».

Sarà quindi la magistratura a decidere, anche se i genitori fanno sapere che informeranno della questione anche l'ufficio scolastico regionale. La bocciatura in massa è arrivata al termine di un anno difficile per gli aspiranti geometri: è un fatto che viene ammesso sia dalle famiglie che dalla scuola. Sono stati cambiati alcuni docenti e la sintonia con i nuovi insegnanti non è mai scattata. C'è stato un tentativo di far tornare un professore che aveva seguito i ragazzi per i primi quattro anni, ma non è andato a buon fine. Petizioni e lettere non sono servite. Il dialogo con gli alunni, insomma, è stato tutt'altro che agevole. Poi è arrivato il momento degli scrutini ed è arrivata la pagella choc: ora a Poggiomarino, ma anche nelle vicine Striano e San Giuseppe Vesuviano, da dove provengono molti alunni, tutti parlano della clamorosa bocciatura. «È bene sapere che nessuno prende decisioni del genere a cuor leggero. Se i genitori faranno ricorso, noi ci difenderemo come è nostro diritto», chiarisce la preside.
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