Andrea Camilleri, condizioni restano critiche. Il bollettino medico: «È un paziente forte»

Camilleri, ecco come sta: condizioni «critiche» ma stabili, nuovo bollettino medico alle 12
Camilleri, ecco come sta: condizioni «critiche» ma stabili, nuovo bollettino medico alle 12
Martedì 18 Giugno 2019, 10:19 - Ultimo agg. 21:40
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Il vecchio leone siciliano, fumatore incallito, scrittore senza soluzione di continuità, non molla, anche se sedato e attaccato ai macchinari. L'affetto di milioni di italiani continua stringersi intorno a uno degli autori più amati, prolifici e venduti in tutto il mondo, in un abbraccio corale: «Forza Maestro, siamo tutti con te». Migliaia i messaggi sui social di sostegno e incitamento al papà di Montalbano ricoverato in rianimazione da ieri.

Andrea Camilleri «ha una fibra forte. Le condizioni dello scrittore sono stazionarie ma rimangono critiche, la prognosi è riservata». Parla così Roberto Ricci, direttore del reparto di cardiologia dell'ospedale Santo Spirito, leggendo il bollettino medico delle 17 sulle condizioni dello scrittore ricoverato da ieri. 

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«Questa situazione potrebbe durare a lungo - aggiunge Ricci - non possiamo prevedere esattamente». Era stato dello stesso tenore il bollettino precedente, quello di mezzogiorno: «La prognosi è riservata, il paziente non è cosciente». Lo scrittore 93enne è ricoverato nel nosocomio romano dopo un arresto cardiaco, 20 giorni fa, si è scoperto ieri, si era rotto il femore cadendo in casa. Oggi, nel bollettino delle 12, le informazioni dei medici erano state più o meno le stesse: «Il paziente non è cosciente. Sono in corso ulteriori accertamenti diagnostico-strumentali per guidare le scelte terapeutiche. I tempi di assistenza rianimatoria, possono essere prolungati in questo tipo di patologia e il decorso clinico è condizionato dai parametri clinici e strumentali».

Intanto l'hashtag # camilleri, continua a volare su Twitter anche oggi: «#Maestro lei è forte, una roccia, un faro di sapienza, una luce in questi tempi bui. Non ci abbandoni proprio adesso! #Camilleri», tra i tanti messaggi «maestro, non ci lasciare, abbiamo ancora bisogno della sua saggezza». L'inventore del Commissario Montalbano, autore bestseller, si stava preparando per salire la prima volta sul palco delle Terme di Caracalla, il 15 luglio, con lo spettacolo che racconta la sua Autodifesa di Caino. Autore di oltre 100 titoli (diventano oltre settecento nelle trenta lingue in cui è stato tradotto, dal tedesco al cinese. Una biblioteca di Babele), Camilleri ha venduto in Italia con Sellerio 25 milioni di copie e con i titoli Mondadori circa 6 milioni di copie. Il Commissario Salvo Montalbano è apparso per la prima volta nel 1994 nel romanzo 'La forma dell'acquà e l'ultimo uscito in questi giorni è 'Il cuoco dell'Alcyon' (che ha immediatamente scalato le classifiche posizionandosi al primo posto), 27/o romanzo della serie che è stata tradotta in 31 lingue e diffusa in 28 paesi. 


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La serie evento con protagonista Luca Zingaretti è stata vista complessivamente da circa 1,2 miliardi di telespettatori. Sono stati realizzati 34 tv movie (tratti da 24 romanzi e 20 racconti) in onda in prima serata su Rai2 (dal 1999 al 2001) e su Rai1 (dal 2002 a oggi). L'anno scorso Camilleri aveva fatto il suo ritorno in scena come attore, 70 anni dopo il suo esordio, incantando il Teatro Greco di Siracusa e il pubblico di Rai1 con le sue Conversazioni con Tiresia, l'indovino cieco del grande mito greco.

«Chiamatemi Tiresia, sono qui per raccontarvi una storia più che secolare che ha avuto una tale quantità di trasformazioni da indurmi a voler mettere un punto fermo a questa interminabile deriva.... Voglio sgombrare una volta per tutte il campo da menzogne, illazioni, fantasie e congetture, ristabilendo i termini esatti della verità». Lo scrittore ha scelto di tratteggiare questa figura anche perché negli ultimi anni è diventato lui stesso cieco. Così in quella occasione disse: «Ho trascorso questa mia vita ad inventarmi storie e personaggi. L'invenzione più' felice è stata quella di un commissario conosciuto ormai nel mondo intero. Da quando Zeus, o chi ne fa le veci, ha deciso di togliermi di nuovo la vista, questa volta a novant'anni, ho sentito l'urgenza di riuscire a capire cosa sia l'eternità e solo venendo qui posso intuirla, solo su queste pietre eterne».

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