Luciano De Crescenzo, tutto il dolore di Marisa Laurito: «Ho cantato per lui fino alla fine. Se ne va una parte di me»

Luciano De Crescenzo, tutto il dolore di Marisa Laurito: «Ho cantato per lui fino alla fine. Se ne va una parte di me»
Giovedì 18 Luglio 2019, 18:41 - Ultimo agg. 18:52
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«Oggi si è spento un faro. Tutti dobbiamo essergli grati, per l'allegria, l'intelligenza vitale, esagerata, lo spirito di ironia, la capacità di insegnare a tutti la filosofia, trasformandola in una materia popolare che è riuscito a divulgare attraverso i suoi libri, che hanno venduto 25 milioni di copie in quarantadue Paesi in tutto il mondo». Marisa Laurito ha la voce rotta dall'emozione nel ricordare «il grande intellettuale, lo straordinario uomo di cultura», ma soprattutto «l'amico» Luciano De Crescenzo, morto oggi a 90 anni.
 
 

«Se ne va un pezzo di me», sospira l'attrice, che con De Crescenzo ha recitato nel film Il mistero di Bellavista e ha condiviso la stagione irripetibile di Quelli della notte di Renzo Arbore, tra umorismo, improvvisazione, tormentoni lapalissiani e surreali. «È una persona insostituibile: per quarant'anni ci siamo frequentati, trascorrendo anche il Natale insieme, con la sua famiglia, con Renzo. È stata una colonna portante per me, un amico che non mi ha mai tradita, una persona davvero unica. Ogni volta che lo vedevo gli dicevo: Luciano, ti voglio bene E lui rispondeva: E io di più».

«Aveva la sua città nel cuore. Bastava dirgli: andiamo a Napoli? e gli si allargava il sorriso. Ci andavamo spesso insieme - ricorda Laurito - un giro in centro, un caffè a Spaccanapoli... Era un simbolo della Napoli bella, colta, signorile. E adorava le canzoni napoletane: per questo fino alla fine gli ho cantato, sussurrandogliela nell'orecchio, sottovoce, la sua melodia preferita, Era de maggio».
 

«Con Renzo, la figlia Paola, il genero, gli siamo stati accanto fino all'ultimo. Voglio ringraziare tutta l'equipe del Gemelli, sono stati straordinari», ci tiene a sottolineare l'attrice. «E ringrazio anche tutte le sue persone care, il segretario, i due domestici filippini che erano affezionatissimi a lui e che ormai meditano di lasciare l'Italia: dove la troveranno mai una persona così?».
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